25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La manovra

FMI: giudizio positivo sulle misure italiane

Hawley: «Abbiamo dato il benvenuto alla manovra. Necessarie riforme strutturali volte a rafforzare le performance dell'economia»

ROMA - Il Fondo monetario internazionale ribadisce di aver accolto positivamente le misure supplementari di correzione dei conti pubblici approntate dall'Italia con la recente manovra varata dal governo. «Abbiamo dato il benvenuto alle nuove misure e non ho niente da aggiungere», ha affermato David Hawley, funzionario dipartimento relazioni esterne, rispondendo ad una domanda durante un incontro di routine con la stampa. Precisazioni giunte dopo che ieri si erano creati alcuni equivoci, poi chiariti, sulle valutazioni dell'Fmi in merito alle politiche di bilancio del bel Paese.

Martedì sera l'istituzione di Washington aveva pubblicato il rapporto conclusivo della missione di ricognizione annuale effettuata nelle passate settimane nella penisola, in cui i suoi ispettori rilevavano la necessità di una manovra supplementare sul risanamento dei conti, ma queste valutazioni risalivano appunto a settimane prima che il governo si muovesse effettivamente in tal senso. La missione di ispezione si era conclusa il 30 marzo e il rapporto pubblicato ieri era stato chiuso l'11 maggio. Il consiglio dei ministri ha varato la manovra correttiva dei conti il 25 maggio scorso e il giorno successivo, il 26 maggio scorso, lo stesso Fmi aveva pubblicato un comunicato in cui i direttori del suo executive board, esaminando il rapporto annuale degli ispettori in Italia, esprimevano apprezzamento sulle politiche di bilancio proprio alla luce delle misure supplementari di risanamento approntate dal governo.

Guardando in generale al tema dei bilanci pubblici, oggi Hawley ha rilevato che i paesi che accusano elevati deficit devono procedere a politiche di risanamento «credibili». Ma ha anche aggiunto che le correzioni dei conti possono avvenire contestualmente alle riforme strutturali volte a rafforzare le performance dell'economia. In generale è necessario intervenire sui «mercati dei beni, sul lavoro e sulla riforma dei mercati finanziari per aumentare il potenziale di crescita», ha detto.