Atene: non avremo bisogno di nuove misure di austerità
Papaconstantinou: «La ristrutturazione del debito sarebbe un disastro»
ATENE - La Grecia non sarà costretta a ristrutturare il suo debito o adottare misure di austerità supplementari dopo quelle decise nel quadro dell'accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) e l'Unione europea (Ue): lo ha dichiarato oggi il ministro greco delle Finanze Georges Papaconstantinou.
RIPRESA «PROGRESSIVA» - «La Grecia non avrà la necessità di misure supplementari», ha dichiarato il ministro in un'intervista al quotidiano Eleftherotypia, aggiungendo che la ristrutturazione del debito «sarebbe disastrosa per la credibilità del paese. Resto fiducioso e credo che ci ristabiliremo molto rapidamente», ha affermato il ministro, secondo il quale la recessione nel paese raggiungerà il suo culmine nel 2010, per poi assistere a una ripresa «progressiva».
La Grecia ha chiesto a fine aprile un prestito di 110 miliardi di euro su tre anni ai paesi della zona euro e al Fondo monetario internazionale (FMI) per fare fronte al suo debito di 300 miliardi di euro (115% del Pil). Una prima tranche di questo prestito, pari a 20 miliardi di euro, è già stata versata alla Banca centrale greca. Dopo avere adottato in cambio misure di rigore drastiche, in particolare in materia di pensioni, il governo socialista di Georges Papandreou sta operando adesso per rilanciare l'economia e rafforzare la competitività.
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