Schifani celebra lo Statuto dei lavoratori
Il Presidente del Senato: «Iniziativa forte come allora. Indispensabile dare piena garanzia ad ogni forma di lavoro»
ROMA - E' «indispensabile» garantire una «tutela piena del lavoro» in tutte le sue forme e anche in quelle, molto diffuse, della precarietà. Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani ricordando, nell'aula di Palazzo Madama, il quarantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori.
«È certo indispensabile che le forze politiche e sociali si interroghino sui passi necessari - ha spiegato Schifani - per giungere, sulla scorta del pensiero di Marco Biagi, da uno Statuto dei lavoratori ad un Statuto dei «lavori», al fine di estendere la garanzia a tutte quelle forme di prestazione lavorativa sconosciute al Legislatore del 1970, ma divenute ormai preponderanti nell'attuale contesto produttivo, affinché sia assicurata una tutela piena del lavoro 'in tutte le sue forme e realizzazioni', come impone la Costituzione».
«Lo dobbiamo, come sottolinea il costante monito del Capo dello Stato, a tutti quei cittadini in preda alle diverse forme di precarietà del lavoro - ha aggiunto Schifani - che, sotto i colpi della crisi economica, troppo spesso vivono in drammatiche precarietà esistenziali. Essi si aspettano dalle Istituzioni di una Repubblica fondata sul lavoro una risposta decisa e forte almeno quanto quella data, quarant'anni fa, dai nostri predecessori, il cui ricordo è presente oggi in quest'Aula».
Schifani ha voluto ricordare ricordare oltre a Marco Biagi e Massimo D'Antona, giuslavoristi uccisi dalle Br, anche Gino Giugni e «tanti altri sindacalisti, lavoratori, studiosi colpiti dalla violenza criminale, che l'unità delle forze politiche e sociali del Paese ha saputo sconfiggere».
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