Moody's: Italia non è tra i paesi più a rischio
«Così come non lo è stata durante crisi finanziaria globale. L'Italia ha bisogno di uno sforzo moderato per tenere il debito sotto controllo»
MILANO - L'Italia «non è in prima linea nella recente crisi legata al debito pubblico così come non lo è stata durante la crisi finanziaria globale». Ad affermarlo l'agenzia di rating Moody's in un rapporto sul nostro Paese dal titolo «La sfida italiana: contenimento del debito con bassa crescita».
Fra i punti di forza dell'Italia un basso indebitamento privato che incide poco sul bilancio dello Stato, il risparmio delle famiglie, un modello economico 'abbastanza robusto' e una buona credibilità sui mercati. Nella crisi finanziaria globale invece l'Italia si è distinta per un sistema bancario meno esposto e minore risorse pubbliche messe a sostegno del settore finanziario ed economico. Inoltre, si legge ancora nella presentazione del documento, «l'Italia ha operato meno stimoli fiscali» rispetto ad altre nazioni. Quanto al debito, Moody's osserva che «l'Italia ha bisogno di uno sforzo relativamente moderato per tenerlo sotto controllo».
Moody's sottolinea la situazione economica «relativamente stabile» dell'Italia dovuta anche alla minore pressione del sistema sanitario sulle regioni e dal patto di stabilità che regola la disciplina fiscale di comuni e province. Fra le sfide invece l'agenzia di rating sottolinea «la rigidità di bilancio dovute alle scarse possibilità di aumentare le entrate, margini operativi ridotti e a un debito relativamente elevato ma sostenibile».
FRATTINI - Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto alla trasmissione Mattino 5, ha detto che l'allarme lanciato da Moody's per le banche italiane è «uno dei casi scuola di attacco speculativo: si diffondono notizie non vere e si provoca una reazione da parte di potenziali speculatori. Immediatamente dopo, un'altra agenzia di rating (Fitch) dice il contrario». «L'Italia ha un sistema bancario che per fortuna ha tenuto», ha detto il presidente del Senato Renato Schifani.
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