Atene annuncia piano di austerità in cambio degli aiuti
Il piano è stato accolto con favore in Europa. I ministri della zona euro hanno avallato a Bruxelles gli interventi a sostegno del governo di Atene
BRUXELLES - La Grecia ha annunciato oggi una cura di austerità senza precedenti per i prossimi tre anni, in cambio di massicci aiuti internazionali per un ammontare di circa 100 miliardi di euro, che serviranno a salvare Atene dalla bancarotta, evitando un contagio della crisi ad altri paesi dell'eurogruppo. Questo piano di rigore, che prevede il taglio della tredicesima e della quattordicesima degli impiegati pubblici e un aumento dell'Iva, imporrà nuovi sacrifici a una popolazione già costretta a difficili prove.
Il piano messo a punto ad Atene, giudicato «molto ambizioso» dal cancelliere tedesco Angela Merkel, prevede anche tagli alla spesa pubblica da 30 miliardi di euro entro il 2012 e il rientro del deficit pubblico a 3% entro il 2014, con una riduzione di 11 punti percentuali in quattro anni.
I ministri delle Finanze dell'eurogruppo si sono intanto riuniti nel pomeriggio di oggi a Bruxelles per dare il via libera agli aiuti per la Grecia. Prima della riunione, il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, si è detto fiducioso circa la possibilità di sbloccare i fondi stanziati dai paesi europei e dal Fondo monetario internazionale, che dovrebbero aggirarsi «intorno ai 110 miliardi di euro», secondo quanto hanno detto fonti diplomatiche.
Il piano di austerità greco, oltre che dalla Merkel - che ha assicurato che si impegnerà per far sbloccare gli aiuti dal Parlamento tedesco entro venerdì -, è stato accolto «con favore» anche dal consiglio dei governatori della Banca centrale europea, mentre stando a quanto riferito da fonti diplomatiche a Bruxelles, il piano di aiuti dell'eurozona dovrebbe ricevere l'approvazione finale da parte dei capi di Stato e di governo dell'eurogruppo durante un vertice straordinario convocato il 7 maggio.
Secondo le fonti, il piano, che sarà «convalidato» oggi dai ministri delle Finanze dell'eurozona, verrebbe approvato durante «una colazione o un pranzo di lavoro» dei leader (ovvero, fuori dal linguaggio diplomatico, durante un pranzo o una cena) «probabilmente il 7 maggio a Bruxelles«
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