3 maggio 2024
Aggiornato 16:00
La crisi del debito

Per la Grecia tassi oltre l'11%

Prosegue lo scivolone per i titoli di stato. Sotto pressione anche le obbligazioni portoghesi

PARIGI - I rendimenti sui titoli greci a dieci anni hanno superato quota 11% stamani, dopo aver avviato la seduta oltre il 10%. Alle 11,10 italiane i tassi lunghi greci sono a 11,076% da 9,730% ieri sera, mentre i tassi a due anni, che sono di solito più bassi di quelli a lungo, sono oltre il 18% da 15% ieri sera. L'inversione della curva dei tassi evidenzia i timori del mercato di un default di Atene entro breve. Da metà marzo le obbligazioni greche hanno perduto il 30% del loro valore.

Stamani il differenziale tra il titolo greco a dieci anni e il Bund tedesco a stessa scadenza supera gli 800 punti base: si situa a 808 punti base da 634 punti ieri sera. Questo significa che il governo greco per indebitarsi sul mercato a dieci anni deve pagare un rendimento dell'8,08% superiore al governo di Berlino. Ieri sera Stardard & Poor's ha ridotto a livello di «junk» (spazzatura) il rating sui titoli greci, da BBB+ a BB+. Una decisione che Atene ritiene infondata, «non corrispondente ai dati reali dell'economia greca», secondo un comunicato di ieri sera del ministero delle Finanze di Atene.

Anche i tassi sui titoli del Portogallo, considerato il secondo anello debole dell'eurozona, restano a livelli elevati stamani: il tasso a dieci anni è a 5,897% da 5,501% ieri sera, quello a due anni a 5,677% da 5,501% ieri sera. Ieri Standard & Poor's ha tagliato anche il rating sul debito portoghese di due livelli.