29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
La crisi greca e il debito

Atene: non possiamo più indebitarci sul mercato

Servono soldi entro 19 maggio, deficit 2009 forse a 14% Pil. Ue, serve più chiarezza». E S&P declassa a «spazzatura» i titoli di Atene

ATENE - La Grecia «non può più» rifinanziare sul mercato il suo debito pubblico, ha avvertito oggi il ministro delle Finanze George Papaconstantinou, aggiungendo che il deficit di bilancio del 2009 potrebbe esser ancora rivisto in peggio, al 14 per cento del Pil. Entro il 19 maggio, quando andranno a scadenza 9 miliardi di euro di titoli di Stato, servono fondi che Atene «non può più» prendere a prestito sul mercato. In questa situazione la Grecia «non è aiutata dall'Europa», ha aggiunto «dove manca chiarezza» sugli aiuti che sono stati richiesti. Oggi i rendimenti sui titoli di stato greci segnano nuovi massimi, oltre il 9,5 per cento, mentre la borsa di Atene è arrivata a perdere oltre il 5 per cento.

IL 5 MAGGIO SCIOPERO GENERALE - La Confederazione Generale dei Lavoratori greca (Gsee), sindacato che conta un milione di aderenti, ha annunciato uno sciopero generale nel settore privato per il prossimo 5 maggio. Il sindacato ha adottato al decisione di scioperare per «respingere i ricatti neo-liberisti e le richieste della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale per decurtare i diritti sociali ed economici dei lavoratori», si legge in un comunicato diffuso dal Gsee, nel quale si respinge anche qualsiasi progetto di riforma delle pensioni che ne «diminuisca l'importo aumentando l'età pensionabile».
Le Federazione dei Pubblici funzionari greci (Adedy) si unirà allo sciopero generale del settore privato convocato per il 5 maggio dalla Confederazione Generale dei Lavoratori greci (Gsee): lo ha annunciato lo stesso Adedy.
La Gsee - che conta un milione di iscritti - ha adottato la decisione di scioperare per «respingere i ricatti neo-liberisti e le richieste della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale per decurtare i diritti sociali ed economici dei lavoratori», si legge in un comunicato diffuso dal sindacato, nel quale si respinge anche qualsiasi progetto di riforma delle pensioni che ne «diminuisca l'importo aumentando l'età pensionabile».

VERTICE STRAORDINARIO UE - I capi di Stato e di governo dell'eurozona dovrebbero riunirsi in un vertice straordinario il 10 maggio prossimo, per approvare l'attivazione del meccanismo congiunto con l'Fmi di assistenza finanziaria alla Grecia. Lo ha indicato all'Afp una fonte vicina alla presidenza di turno spagnola dell'Ue.

LA BORSA CROLLA - La Borsa di Atene crolla del 6%, dopo l'ennesimo allarme sulla tenuta dei conti pubblici greci lanciato dal ministro delle Finanze, e trascina al ribasso i listini del Vecchio Continente. A risentirne maggiormente le Borse dei Paesi considerati più a rischio contagio: Portogallo, su cui si è abbattuto il doppio taglio del rating di Standard & Poor's sul debito sovrano ad A- da A+, e Spagna, dove il tasso di disoccupazione ha superato a marzo la soglia psicologica del 20%.
La Borsa di Madrid è scivolata del 4,19%, mentre quella di Lisbona è sprofondata del 5,3%. Chiusura in profondo rosso anche per Milano (-3,1%), Parigi (-3,82%), Francoforte (-2,73%) e Londra (-2,61%).
George Papaconstantinou ha affermato che la Grecia non è più in grado di rifinanziare sul mercato il suo debito pubblico, aggiungendo che il deficit di bilancio del 2009 potrebbe essere ancora rivisto in peggio, al 14% del Pil. In attesa che Bruxelles e Fmi elaborino il piano congiunto di assistenza finanziaria, è corsa contro il tempo per reperire fondi per rimborsare 9 miliardi di euro di Titoli di Stato della Grecia in scadenza il prossimo 19 maggio. Oggi, intanto, i rendimenti sui bond decennali hanno segnato nuovi massimi, oltre il 9,5%. A mercati chiusi è giunta un'ulteriore tegola: S&P ha declassato a junk (spazzatura) il debito sovrano del Paese.

LA PALLA ALLA GERMANIA - Mercoledì, nel frattempo, si preannuncia come una giornata fondamentale per la cancelliera tedesca Angela Merkel, che sarà impegnata in una serie di vertici sulla Grecia fino al tardo pomeriggio. Berlino sta predisponendo una legge ad hoc la cui bozza è stata diffusa da Reuters. Il provvedimento è chiamato «Legge per mantenere la stabilità nell'Unione monetaria» e menziona un'agenda informale che prevede una votazione da parte dei Paesi dell'Eurozona entro il 10 maggio. In base alla bozza di legge, il Parlamento greco dovrà votare il 6-7 maggio un programma triennale di austerity. Inoltre il provvedimento stabilisce che i negoziati di Atene con Ue e Fmi si chiudano il 2 maggio. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfagang Schaueble assicura che «La Germania non lascerà sola la Grecia». Secondo quanto scrive l'agenzia stampa Dpa, che cita fonti del governo, la Merkel terrà un primo incontro con alcuni ministri dell'esecutivo, tra i quali i ministri del Cancellierato, Ronald Pofalla (Cdu), degli Esteri, Guido Westerwelle (Fdp) e delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (Cdu).

AIUTI ITALIANI - Anche il Governo italiano è pronto a fare la sua parte per salvare dal default la Grecia: è infatti stato predisposto un decreto legge che dà il via libera agli aiuti in favore del paese ellenico fino a 5,5 miliardi nell'ambito del pacchetto europeo da 30 miliardi. Lo rivelano all'Agi fonti del Tesoro. Secondo quanto si apprende, il provvedimento è pronto e potrebbe quindi essere varato a breve dal Consiglio dei Ministri.