Papandreou: nostro obiettivo è riconquistare l'autonomia
Premier: «L'Ue e il Fmi non andranno via con il lancio di pietre»
ATENE - Gli esperti europei e del Fondo monetario internazionale non lasceranno la Grecia «con il lancio di pietre», ma solo dopo che il Paese «avrà rimesso in ordine» l'economia e ritrovato «la sua credibilità». Lo ha affermato il primo ministro greco Georges Papandreou, sottolineando che «a causa del deficit ellenico, sono prima arrivati gli esperti dell'Unione europea e poi quelli dell'Fmi».
Si tratta di «una sorta di tutela che non è piacevole», ha spiegato il premier agli abitanti di Kremasti, sull'isola di Rodi, nel sud est del mar Egeo. «La lotta» del governo è «per riconquistare la nostra autonomia, la nostra libertà, per liberare la Grecia dalla tutela sotto la quale siamo stati posti» a causa delle forze conservatrici, ha continuato il premier, facendo riferimento al governo precedente.
Ieri sera ad Atene, un migliaia di manifestanti della sinistra radicale è sceso in strada contro la decisione del governo di ricorrere agli aiuti dell'Ue e dell'Fmi. Ci sono stati momenti di tensione con lancio di pietre e bottiglie incendiarie contro gli agenti di polizia. Alcune vetrine di negozi e banche della capitale sono state danneggiate.
Dopo sette mesi di tempesta sui mercati la Grecia ha lanciato il suo Sos, chiedendo l'attivazione del meccanismo di aiuti. A disposizione di Atene dovrebbero esserci in totale 45 miliardi di euro, di cui 30 messi sul piatto dai partner dell'eurozona.
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