Sadun (Fmi): l'Italia non è un paese a rischio
La i di «pigs» è riferita all'Irlanda. I Paesi con rating «Tripla A» non verranno colpiti dalla scure di Moody's
ROMA - «L'Italia non è un paese a rischio». Così il direttore esecutivo italiano del Fondo monetario internazionale, Arrigo Sadun, ha risposto a chi gli chiedeva un commento alla visita in corso da parte degli ispettori del Fondo monetario internazionale nel nostro Paese.
PIGS - «La missione dell'Fmi - ha affermato - è di ordinaria amministrazione, è un check up annuale che facciamo in tutti i paesi. L'Italia non è un paese a rischio e nell'acronimo dispregiativo pigs, la i è riferita all'Irlanda e non all'Italia. E' una roba che non ci riguarda. Chi insiste - ha aggiunto - evidenzia un doppio analfabetismo perché la parola si scrive con una i sola e quella i sta per Irlanda e non per Italia». Pigs è l'acronimo che indica i paesi in forte difficoltà sul fronte finanziario e cioè Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.
Quanto ai conti pubblici italiani Sadun ha affermato che il nostro Paese «ha gestito il debito pubblico molto bene, benissimo. Possiamo insegnare qualcosa ai nuovi arrivati», ha concluso riferendosi ai paesi che hanno visto schizzare in alto il loro debito a causa della crisi.
I Paesi con rating «Tripla A» non verranno colpiti dalla scure di Moody's. L'agenzia non intende ridurre nel breve periodo la valutazione di quei paesi che godono di rating «AAA». Gli analisti di Moody's spiegano tuttavia che la Gran Bretagna si trova ad affrontare 'una delle più deboli riprese economiche' fra quelle dei paesi coinvolti dalla crisi, anche a causa del suo debito pubblico, che potrebbe presto diventare un problema.
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