Quote latte, una partita tutt’altro che conclusa
Il presidente Politi scrive al ministro Zaia: subito le misure per dare certezze agli allevatori
ROMA - «La partita quote latte è tutt’altro che chiusa. Molti ancora i problemi che restano aperti e che stanno creando notevoli difficoltà e un pesante clima d’incertezza tra gli allevatori. Serve, quindi, un pronto intervento che riporti nel settore chiarezza e permetta di sviluppare tutte quelle azioni già decise e attualmente in discussione per contrastare una crisi molto complessa». E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.
«Ad oggi -scrive Politi- la situazione per il comparto del latte appare assai complessa, anche perché non vi è, nonostante le promesse degli scorsi mesi, un puntuale adempimento di quanto previsto dalla legge. Alcuni provvedimenti, in attuazione della legge 33/2009, non hanno, infatti, trovato concreta applicazione, a cominciare dalla conclusione dell’iter delle istanze di rateizzazione, con la comunicazione dell’accoglimento delle richieste e il versamento della prima rata, vista la recente sentenza del Tar».
«Andrebbero chiuse e al più presto -evidenzia il presidente della Cia- le posizioni relative alle somme imputate e non rateizzate. Mentre non sono state adottate le misure relative alla revoca delle quote latte assegnate. E questo è un elemento che potrà avere pesanti conseguenze sulla primaria questione del governo delle produzioni e delle relative compensazioni».
«Entro il prossimo 30 giugno -scrive ancora nella lettera Politi- dovranno essere liquidati ai singoli produttori gli importi relativi al Fondo previsto dal regolamento comunitario per il sostegno del mercato nel settore latte. L’importo complessivo per il nostro Paese è di 23 milioni di euro. E’ stata individuata come chiave di ripartizione la produzione realizzata da ciascuna azienda nel periodo di commercializzazione 2008-2009. Tra breve, inoltre, l’Agea dovrà approntare un provvedimento applicativo, con il quale stabilire le modalità operative per l’attuazione e la liquidazione ai produttori».
«In questo quadro -afferma il presidente della Cia- ci chiediamo se i 500 produttori di latte che non hanno aderito ad alcuna rateizzazione avranno la revoca della quota assegnata o, al contrario, potranno usufruire indebitamente del premio comunitario».
Vista l’attuale situazione e i problemi ancora irrisolti, Politi chiede al ministro Zaia «quale speranza ha di essere avviato il Fondo di 45 milioni di euro destinato ai produttori che hanno investito nell’acquisto di quote per mettersi in regola con le leggi vigenti».