Maltempo: scatta l’allarme gelate per ortaggi e frutta
La Cia preoccupata per l’annunciato ritorno dell’inverno, con freddo siberiano. A rischio molte colture in campo aperto e frutteti
ROMA - Il preannunciato ritorno dell’inverno, con l’arrivo di neve anche in pianura, di freddo, di gelo e di abbondanti piogge sta allarmando il mondo delle campagne. Si teme soprattutto per gli ortaggi in campo aperto e per gli alberi da frutta che hanno cominciato a germogliare. L’abbassamento repentino delle temperature rischia di provocare pesanti danni, che si vanno ad aggiungere a quelli causati nelle scorse settimane dalle intemperie che, dall’inizio dell’anno, si sono abbattute pesantemente sul nostro Paese.
A lanciare l’allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale c’è il pericolo che molte coltivazioni vadano distrutte, il che andrebbe ad aggravare una situazione, quella dei produttori agricoli, di per sé già molto difficile.
Il maltempo, che -come rilevano i metereologi- dovrebbe essere caratterizzato, in particolare, da gelate diffuse e da violente folate di vento siberiano, mette in pericolo -segnala la Cia- alberi da frutta (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi) che in alcune zone, soprattutto nelle regioni del Sud, sono fioriti già da diversi giorni. Alcune di queste colture, purtroppo, rischiano di andare perdute. Stesso discorso per gli ortaggi. Nei campi a cielo aperto la colonnina di mercurio sotto zero rischia di mettere a dura prova diverse coltivazioni. Potrebbero aversi danni soprattutto per alcuni tipi di insalate, per i broccoli, per i carciofi. Conseguenze potrebbero esserci anche per la floricoltura.
Non solo. La nuova ondata di freddo -evidenzia ancora la Cia- farà lievitare anche i consumi di gasolio agricolo, specialmente per il riscaldamento delle serre. E questo sarà un ulteriore danno, visto che non c’è più l’»accisa zero» sul gasolio e così i produttori vedranno crescere i costi che già hanno toccato livelli insostenibili.
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