Mercato del lavoro
Fini: la flessibilità diventa uno «sfruttamento» legalizzato
Il Presidente della Camera: «Dobbiamo rimettere le cose al loro posto»
MILANO - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ritiene che la flessibilità nel mercato del lavoro introdotta in Italia negli ultimi anni sia talvolta declinata in «sfruttamento legalizzato» dei lavoratori. «Abbiamo perso anni - ha detto Fini durante la tavola rotonda «Placata la bufera, torniamo al libero mercato» - per rompere la rigidità del mercato del lavoro, con anche la perdita del sangue di Biagi e D'Antona. Non vorrei che ora impiegassimo anni per capire che la flessibilità non significa essere sottopagati».
A parere di Fini in Italia «la flessibilità diventa automaticamente assoluto precariato o forma di sottoutilizzo del lavoratore con sfruttamento legalizzato. Dobbiamo rimettere le cose a posto».
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