29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Sicurezza alimentare

OGM, Alce nero e Mielizia «preoccupa la sentenza del Consiglio di Stato»

«Temiamo le conseguenze dell'apertura all'uso di sementi Ogm indipendentemente dai Piani di coesistenza regionali»

Alce Nero & Mielizia e Conapi - il Consorzio Apicoltori Agricoltori Biologici Italiani, si schierano contro la sentenza del Consiglio di Stato che di fatto apre la strada agli Ogm in Italia.
E' del 19 gennaio scorso, infatti, l'autorizzazione alla semina di varietà alterate geneticamente nel nostro paese, purché queste siano iscritte al registro europeo. Una sentenza emessa dando torto al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che si era espresso in precedenza sottomettendo la questione all'esistenza di Piani di coesistenza regionali.

«Questa sentenza - sottolinea con rammarico il presidente di Conapi Diego Pagani - crea un grave precedente e come apicoltori biologici siamo molto preoccupati per le conseguenze che potra' avere. L'esperienza argentina ci dimostra come le estensioni di coltivazioni Ogm impediscano la sopravvivenza di qualsiasi altra forma di vita e, quindi, della biodiversita' ».

La sentenza del Consiglio di Stato è l'ultimo tassello di una storia iniziata nel 2007 quando l'Azienda Agricola friulana Silvano Dalla Libera chiese il permesso al Ministero per le Politiche Agricole di seminare mais Ogm. La risposta fu che avrebbero dovuto essere i piani di coesistenza regionali a definire questa possibilità. L'azienda agricola fece così ricorso al TAR e, dopo averlo visto respinto, si è rivolta al Consiglio di Stato in sede di appello. Una sentenza, quella del 19 gennaio, a cui ha già annunciato a sua volta ricorso il Ministro Zaia. Intanto il rischio è che fra tre mesi in Italia si possa cominciare a coltivare il mais Mon 810, l'unico prodotto transgenico autorizzato per la coltivazione in Europa.

Assieme a Conapi, principale realtà cooperativa apistica italiana, da Bologna la reazione giunge chiara anche da Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia Spa, di cui Conapi è socio fondatore: «Da sempre il nostro Gruppo si è impegnato con caparbietà nella promozione di un'agricoltura pulita e rispettosa dell'ambiente e delle persone. L'utilizzo di piantagioni con caratteristiche genetiche modificate va contro la garanzia di salubrità per l'alimentazione, sia essa umana o animale. Per questo, Alce Nero & Mielizia continuerà nel suo lavoro a tutela del consumatore e non mancherà di sostenere il Ministero e quanti si batteranno perché l'uso di sementi Ogm non si espanda nel nostro Paese«.