19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
In CIG oltre 30mila lavoratori

Due settimane di cassa integrazione per la FIAT

Sacconi: la decisione interrompe il dialogo sociale

ROMA - Due settimane di cassa integrazione in tutti gli stabilimenti Fiat Auto in Italia. Una decisione legata al crollo degli ordinativi nel mese di gennaio, dovuta al venir meno degli incentivi all'auto, e che arriva a due giorni dalla riunione del tavolo per Termini Imerese, convocato per venerdì al ministero dello sviluppo economico. Una «decisione a freddo che interrompe in qualche modo il filo del dialogo sociale», secondo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che ha auspicato di «ricucirlo presto a un tavolo che è dedicato al gruppo Fiat».

Lo stop agli incentivi all'auto ha prodotto un brusco calo delle vendite e la Fiat ha deciso di fermare contemporaneamente tutti gli stabilimenti auto per due settimane, l'ultima di febbraio e la prima di marzo. Il provvedimento interesserà Mirafiori, Melfi, Cassino, Pomigliano, Termini Imerese e Sevel e coinvolgerà circa 30mila lavoratori.

Secondo il Lingotto, «dopo il periodo positivo di fine 2009 gli ordini che si stanno raccogliendo in Italia a gennaio si stanno drasticamente ridimensionando ad un livello ancora più basso di quello registrato a gennaio dell'anno scorso quando il mercato era in grave crisi», anche allora a causa dell'assenza degli incentivi. L'azienda prevede inoltre che l'andamento negativo continui ed ha così deciso di adeguare i livelli produttivi alla domanda.