Bonanni: il Governo «azzardi» di più
«Provvedimenti più azzardati per spingere l'economia e soprattutto favorire un accordo forte tra poteri centrali e poteri locali»
ROMA - «Provvedimenti più azzardati per spingere l'economia e soprattutto favorire un accordo forte tra poteri centrali e poteri locali». E' questa la richiesta al governo del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che, in un'intervista a IlSussiduario.net, sottolinea che «oggi ci sono ancora molti sprechi, come dimostrano la sanità e i troppi enti inutili».
FINANZIARIA - Riferendosi alla manovra economica, Bonanni non nasconde che «la finanziaria ha mostrato poco coraggio. Capisco - aggiunge - le preoccupazioni di chi gestisce un debito del 118-120 per cento, molto vicino a quello del 130 per cento della Grecia, pur con tutte le differenze, ma che interesse abbiamo a mantenere un'economia così anemica da distruggere anche la possibilità di assorbimento del debito?».
In ogni caso - spiega Bonanni - la finanziaria «ha dato delle risposte importanti. Le risorse stanziate per i non autosufficienti, i provvedimenti a favore delle categorie di lavoro più esposte, come gli ultracinquantenni, i lavori atipici o troppo flessibili, tutti coloro che non possono cumulare i tempi di lavoro ai fini di fruire dell'indennità di disoccupazione o di altri ammortizzatori. Sono finanziamenti che noi abbiamo chiesto con insistenza e che sono arrivati».
FISCO - In merito alla proposta del ministro dell'economia di spostare il prelievo fiscale dalle persone alle cose, premiando i beni e le attività meritevoli, il leader della Cisl risponde favorevolmente. «La proposta di Tremonti - dice - è ottima, ma il primo passo che si può e si deve fare è quello sul fisco. Oggi il fisco è inefficiente, costoso e ingiusto. Per questo occorre ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, che appare gravemente compromesso. I coloni americani dicevano 'no taxation without representation'. Non dico che occorra fare come loro, ma il fatto di non poter esprimere con le preferenze chi va in Parlamento è grave».
Secondo Bonanni, però, «serve allora un nuovo patto, ma su basi nuove, dove concorrono tutti, maggioranza, opposizione e parti sociali. C'e' la legge delega sul federalismo fiscale: la Cisl preme perché ci sia un rapporto il più stretto possibile tra tributi e servizi».
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