Titoli Stato, l'Italia tiene bene malgrado le tensioni sulla Grecia
Wsj: italiana l'ultima emissione dell'eurozona 2009. Gennaio si preannuncia come un mese di fuoco
ROMA - E' italiana l'ultima emissione di titoli pubblici del 2009 nella zona euro. L'asta del prossimo 30 dicembre dei titoli a medio lungo termine della Repubblica - il maggior emittente di Eurolandia - cadono in un momento di nervosismo del mercato internazionale per la grave situazione finanziaria di un Paese ad alto debito come la Grecia. Ma tale nervosismo - sottolinea il Wall Street Journal - non si è riversato sull'Italia anche perché quest'anno il deficit pubblico del Paese è stimato a circa il 5% del Pil contro l'oltre 12% previsto per la Grecia.
L'asta italiana riguarderà i Btp e i Cct con gli ammontari indicativi e le caratteristiche dei titoli che saranno pubblicati nell'ultimo giorno lavorativo pieno dell'anno. Ma l'asta non sarà - segnala il quotidiano statunitense - pienamente indicativa di come i mercati accolgono il debito pubblico italiano a causa del probabile basso volume in emissione.
Per i titoli pubblici, ma anche per le obbligazioni societarie, intanto, gennaio si preannuncia come un mese di fuoco. L'attenzione del mercato si concentra sulla Germania visto che il governo di Berlino ha programmato quattro aste per un totale di 22 miliardi di euro, oltre un decimo dell'ammontare in emissione per l'intero 2010 escludendo i titoli indicizzati all'inflazione. E la Germania si candida a essere uno dei protagonisti del mercato, considerando che l'ammontare nominale complessivo delle emissioni programmate per il prossimo anno sarà superiore del 35% rispetto all'anno in corso a causa dell'esigenza di copertura del maxi-piano di spesa pubblica a sostegno dell'economia, prima che venga iniziata l'opera di rientro del deficit.
Meno chiaro è se la Grecia tenterà di testare i mercati con nuove imminenti emissioni in asta. Le previsioni infatti indicano il ricorso a consorzi di collocamento bancari senza, dunque, calendari prefissati. Negli ultimi giorni i titoli della repubblica ellenica sono stati sommersi dalle vendite dopo il doppio declassamento subito da Fitch lo scorso 8 dicembre a BBB-plus e successivamente da Standard & Poors.
Per quest'anno le emissioni complessive di titoli pubblici di Eurolandia dovrebbero toccare il record di 920 miliardi di euro, 50 miliardi in più dell'anno in corso secondo le stime della banca tedesca WestLb che prevedono comunque una buona accoglienza da parte del mercato anche grazie all'opera della Banca Centrale Europea che sta assicurando una sufficiente liquidità al mercato.
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