20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Lavoro & Welfare

Draghi: rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali

Il sistema italiano è notoriamente frammentato, la Cassa integrazione guadagni, è essenzialmente limitata ai comparti industriali

ROMA - Serve una revisione del nostro sistema di ammortizzatori sociali. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, nel suo intervento all'Università degli Studi di Padova in occasione del conferimento della laurea honoris causa.

«All'inizio dello scorso autunno, appena divenuta manifesta la sua gravità - ricorda Draghi -, ci siamo interrogati sulle ripercussioni della crisi, sull'occupazione, sull'adeguatezza degli strumenti di protezione sociale, se questi ultimi andassero eventualmente modificati. Il sistema italiano di ammortizzatori sociali è notoriamente frammentato, la Cassa integrazione guadagni, è essenzialmente limitata ai comparti industriali, cui si aggiungono altre misure come l'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Ne consegue una copertura assicurativa estremamente eterogenea per settore, per dimensione di impresa e per contratto lavorativo. Il governo ha fronteggiato questa situazione operando sugli strumenti esistenti, estendendone temporaneamente la copertura e ammettendo deroghe ai criteri di accesso e durata», ha proseguito Draghi.

«La valutazione dell'adeguatezza di questa struttura degli ammortizzatori sociali - necessaria per comprendere le ripercussioni della crisi occupazionale sulla domanda aggregata e sul capitale umano, oltre che per ragioni di equità - si scontra - spiega il Governatore - con la mancanza di informazioni sul suo grado di copertura effettivo. Per supplire a questo vuoto informativo, la Banca d'Italia ha fatto ricorso ai dati raccolti dall'Istat e dall'INPS, stimando che circa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti non avrebbero copertura in caso di interruzione del rapporto di lavoro, a cui si affiancano 450.000 lavoratori parasubordinati che non godono di alcun sussidio o che non hanno i requisiti per accedere ai benefici introdotti dai provvedimenti del governo».

«Questi risultati - per Draghi - rafforzano l'esigenza di una revisione del nostro sistema di ammortizzatori sociali con benefici per l'efficienza produttiva, la tutela dei lavoratori, l'equità sociale. Essa - dice ancora Draghi - è ancora il prerequisito per un'estensione della flessibilità del mercato del lavoro a tutti i suoi componenti».