20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La Finanziaria alla Camera

Tremonti: ci sarà una sintesi delle proposte del Governo

Bocciati o congelati 12 emendamenti su 14 presentati dal governo. Tra questi la ripartizione dei fondi dello scudo

ROMA - Oggi, anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti arriverà a Montecitorio per esaminare la situazione: la commissione Bilancio della Camera ha detto stop a 12 emendamenti su 14 presentati dal governo alla Finanziaria. In parte li ha dichiarati inammissibili e in parte li ha congelati perché privi di Relazione tecnica. Tremonti da Bruxelles, dove partecipava all'Eurogruppo, ha dettato una nota precisando che «in commissione è stato fatto un ottimo lavoro che sarà portato a sintesi nei prossimi giorni».

Fra le misure bocciate c'è un po' di tutto: il Codice delle Autonomie e la ripartizione delle entrate dallo scudo fiscale, ma anche la Banca del Sud (presentata tra l'altro dal consigliere del ministro Tremonti, Marco Milanese). Tra gli emendamenti congelati, poiché manca la relazione tecnica, c'è il pacchetto Welfare. Solo parzialmente ammissibile è la norma che prevede un miliardo per il dissesto idrogeologico (anche se sono state cassate le norme che riguardano i commissari straordinari e nuovi incarichi dirigenziali). Le uniche proposte di modifica dell'esecutivo che si salvano per il momento sono due: una contiene il turn over di vigili del fuoco e forze dell'ordine, l'altra prevede il cedolino unico per i dipendenti pubblici, gli sgravi per le banche e le norme per il terremoto in Abruzzo.

Sotto la scure dell'inammissibilità anche circa il 60% dei 2.400 emendamenti presentati dai deputati dei diversi gruppi parlamentari. Fra le altre: gli scontrini con il gratta e vinci, la banda larga, i fondi per le Tv locali e alle emittenti radiofoniche, il finanziamento per le cure termali, i contributi per la rottamazione di auto sostituite da veicoli nuovi ad alimentazione elettrica, le norme sugli studi di settore, sull'abbattimento delle barriere architettoniche e sul sostegno per l'acquisto di latte artificiale e pannolini. Ma anche l'emendamento della Lega che aumentava il numero di anni di residenza richiesti agli immigrati per accedere ai contributi integrativi del Fondo nazionale come sostegno a chi va in affitto. L'esecutivo è già al lavoro sulle riformulazioni. Lo stesso Milanese ha sostenuto che non c'è stato alcun altolà «definitivo» e che l'inammissibilità di alcune norme sarà «sicuramente» superata.