UIL: «Necessario prevenire una disoccupazione strutturale»
Non è più rinviabile la ricerca di una “exit strategy” complessiva
ROMA - Nell’ultimo bollettino della Bce ancora una volta si raccomanda la massima attenzione nei confronti dei rischi legati alla disoccupazione e allo squilibrio dei conti pubblici.
La UIL chiede proprio per questo, da parecchio tempo, politiche che mirino a favorire l'occupazione per prevenire una disoccupazione strutturale suscettibile di aumentare esponenzialmente nei prossimi anni.
Non è più rinviabile la ricerca di una «exit strategy» complessiva, date le ancora troppo poco convincenti relazioni tra l'economia reale e il settore finanziario a discapito delle fasce più deboli ed in vista di un probabile prossimo rialzo dei tassi d’interesse.
Questi dati, ai quali si aggiungono anche quelli pubblicati ieri dalla Banca d’Italia, e riguardanti la valutazione delle famiglie in difficoltà, fanno emergere i veri problemi da affrontare, e cioè la difficoltà delle famiglie, in particolare quelle a basso reddito, di ripagare prestiti, mutui e credito al consumo e più in generale di creare domanda. Il continuo indebolimento del potere d’acquisto penalizza oltre misura i redditi da lavoro dipendente e le pensioni mentre l’attuale finanziaria non sembra occuparsene, per questo chiediamo con forza al Governo una detassazione di questi redditi ad iniziare dalle prossime tredicesime.
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