19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Economia. Tra rilancio e rigore

Finanziaria, da oggi si entra nel vivo, prossima settimana Aula

Il viceministro dell'Economia Giuseppe Vegas: «Valuteremo proposte, ma data la situazione della finanza pubblica resta linea rigore conti»

ROMA - Da oggi si comincerà a capire se la Finanziaria «light» da tre articoli voluta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, rimarrà sostanzialmente così com'è o se invece ci saranno margini per chi invita, nella stessa maggioranza, a mettere in campo misure di rilancio dell'economia, a partire dai tagli fiscali. In commissione Bilancio del Senato si inizieranno a votare i circa 160 emendamenti al Bilancio e ad illustrare gli oltre 750 emendamenti alla Finanziaria. I lavori dovranno concludersi tra giovedì e venerdì, mentre l'approdo nell'Aula di Palazzo Madama è previsto per mercoledì della prossima settimana.

Intanto ieri, dopo l'incontro ad Arcore con il premier Silvio Berlusconi (convocato dopo le tensioni nel governo sulla linea di Tremonti) i coordinatori del Pdl, Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini, hanno diffuso una nota nella quale «si è concordato sulla necessità espressa dal Presidente Silvio Berlusconi di coniugare e di contemperare l'esigenza inderogabile del rigore, da tutti condivisa, e quella della ripresa dello sviluppo economico...in coerenza con gli impegni programmatici assunti da questo governo e dalla maggioranza».

Il viceministro dell'Economia, Giuseppe Vegas, che sarà la voce del governo in commissione Bilancio, assicura che gli emendamenti verranno esaminati «accuratamente» ma ribadisce che «la situazione della finanza pubblica impone il massimo rigore».

Tra gli oltre 750 emendamenti presentati c'è un pacchetto di proposte presentato da Mario Baldassarri insieme ad altri senatori del Pdl che prevede una vera e propria manovra di quasi 40 miliardi di euro che, tra l'altro, punta a tagli alle spese per poter ridurre la pressione fiscale senza aumentare il deficit. Bisognerà vedere comunque se all'atto pratico, Baldassarri e i suoi colleghi, si metteranno davvero di traverso durante le votazioni delle proposte di modifica. «Non si tratta di una controfinanziaria. Si aggiunge alla Finanziaria di Tremonti - ha precisato l'esponente del Pdl - sono emendamenti che puntano a far aprire il dibattito. Margini per aumentare il deficit non ce ne devono essere - è la tesi - ma per tagliare la spesa e ridurre le tasse devono essercene».

Sempre ieri il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha definito «indispensabile un taglio delle tasse» e ha invitato il governo ad un «primo passo concreto dal primo gennaio». Quanto al taglio dell'Irap, al momento c'è stata una battuta d'arresto, e si va dall'ipotesi di taglio graduale e contenuto a cui sta lavorando la Lega (si parla di un mini-intervento con l'ampliamento delle deduzioni per chi assume a tempo indeterminato) alla ben più sostanziosa riduzione proposta nel pacchetto Baldassarri, da 12 miliardi di euro.