L'industria vola a +7% in agosto, ma difficoltà per occupazione
Per il Presidente della BCE Trichet: «Per l'Italia periodo difficile ma ce la farà»
ROMA - È il segnale più positivo dell'avvio della ripresa. Cosi' il centro studi Cerm commenta i dati sulla produzione industriale di agosto, diffusi dall'Istat. Dallo spaccato emergono «elementi positivi: le variazioni congiunturali più elevate si realizzano nel comparto dei beni intermedi, con un +9,2%, e dei beni strumentali, con un +7%. Sono i comparti che realizzano prodotti input di altri processi produttivi, e la loro ripresa fa ben sperare anche per l`andamento della produzione negli ultimi mesi dell`anno», afferma il Cerm.
La ripresa della produzione «ha superato le aspettative, se si pensa che il consensus di Bloomberg attendeva una variazione congiunturale del +1,5%. Se la dinamica si confermasse di questa entità anche nei mesi successivi, si può sperare - prosegue il Cerm - che l`anno si chiuda con una contrazione del Pil un pò meno acuta di quella segnalata nelle ultime previsioni (il -5% nelle media degli osservatori nazionali e internazionali)».
Dati di «segno positivo», dunque, ma che «non devono indurre a letture eccessivamente ottimistiche sui mesi che ci attendono. I dati sui consumi, sull`import-export e sul lavoro ci dicono che il percorso di risalita sarà lungo. Occorrerà aspettare qualche mese prima che la ripresa dell`attività economica cominci a stimolare la risalita dell`occupazione. E la transizione - conclude - non sarà affatto indolore».
L'economia italiana sta affrontando un periodo difficile ma alla fine riuscirà a superare la crisi, grazie anche allo «spirito imprenditoriale è che nei geni della nazione» ha affermato oggi il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, in una lezione all'università Ca Foscari a Venezia.
«Nonostante tutte le difficoltà - ha aggiunto Trichet - la crisi è un'opportunità per questo continente e in particolare per l'Italia, che è un Paese che tradizionalmente si è fatto forza nelle circostanze più difficili. Io spero quindi - ha concluso - che le riflessioni sulle cause della crisi possano contribuire a quelle riforme economiche che possano portare a una nuova era di progresso per l'Italia».
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