Gelmini: «Precariato cosa seria, inutile salire sui tetti»
«Siamo al corto circuito, ma è nato 20 anni fa»
ROMA - «Il precariato è molto delicato e importante: non serve andare sui tetti per dimostrare attenzione al tema, ma rimboccarsi le maniche e lavorare per risolverlo». Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha così indirettamente risposto, al termine del Consiglio dei ministri di oggi, all'iniziativa del leader del Pd Dario Franceschini, che ieri è salito sul tetto del Provveditorato di Benevento insieme ai precari che protestano contro i tagli alla scuola.
Secondo Gelmini il precariato nel mondo della scuola «non ha origine da questo governo» e «non è vero che i precari sono nati con la scorsa Finanziaria», ma è colpa del fatto che soprattutto negli anni '80 e '90 del secolo scorso il sistema «è stato trattato come un 'ammortizzatore sociale'».
«Sui circa 10.000 esuberi previsti - ha continuato - stiamo individuando delle soluzioni da affrontare in maniera bipartisan. L'enorme precariato è frutto delle 'non scelte' degli ultimi anni e oggi siamo di fronte a un corto circuito davanti al quale occorre assunzione di responsabilità e buon senso».
«Sul precariato non si scherza: vendendo illusioni si creano cocenti delusioni. All'opposizione dico - ha concluso il ministro - di non strumentalizzare in maniera demagogica e poco seria la situazione dei precari».
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