Banche firmano piano di salvataggio Risanamento
Il gruppo immobiliare è gravato da circa 3 miliardi di euro di debito
MILANO - Le banche creditrici di Risanamento hanno firmato il piano di salvataggio del gruppo immobiliare gravato da circa 3 miliardi di euro di debito. Lo riferiscono fonti vicine all'operazione.
Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Bpm, e Mps hanno sottoscritto il piano che prevede un aumento di capitale da 150 milioni e un prestito convertendo da 350 milioni durante una riunione tuttora in corso, che si svolge nello studio legale Lombardi-Molinari di Milano: Alla riunione partecipano anche il presidente di Risanamento, Vincenzo Mariconda, il suo vice Umberto Tracanella e il fondatore della società Luigi Zunino.
Con la firma del piano si supera l'ultimo passaggio formale sulla strada per il via libera della Consob all'esonero dell'obbligo di opa il cui rilascio sarebbe previsto, a questo punto, per domani.
Ieri il tribunale di milano ha spostato il termine per il deposito del piano di salvataggio dal primo al 9 settembre proprio per permettere al pool di banche di avere la certezza di non dover laciare l'opa. Le banche, infatti, dopo l'aumento di capitale salirebbero a oltre il 50 per cento del capitale di Risanamento: la legge prevede invece l'obbligo di opa già al superamento della soglia di possesso del 30% del capitale di una società.
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