Camusso (Cgil): «Istat segnala silenzioso esodo lavoratori»
«Necessaria task force su tutela lavoro e apparato produttivo»
ROMA - «Un segnale che, nonostante il grande ricorso alla cassa integrazione, l’occupazione continua a diminuire: un silenzioso esodo che ha pesanti conseguenze sui lavoratori». E’ quanto sostiene la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso, in merito ai dati Istat sull’occupazione nelle grandi imprese a giugno.
«Per fare solo un esempio - continua -, oggi 1° settembre i circa 1000 lavoratori (senza contare l’indotto) ‘precari’ lasciati a casa da Sevel (Fiat veicoli commerciali Val di Sangro) hanno la scadenza della disoccupazione ordinaria». Un esempio che per Camusso dimostra «l’urgenza che si provveda alla proroga della disoccupazione, altrimenti decine di migliaia di lavoratori ‘verranno lasciati indietro’, nonostante le reiterate promesse del Governo».
Questo caso, spiega la dirigente sindacale, «non è sicuramente l’unico, ma l’Inps, a proposito di trasparenza dell’informazione, dopo febbraio non ha più fornito i dati sulle domande di disoccupazione: uno dei tanti modi per nascondere la crisi e non fare le scelte adeguate». Infatti i dati Istat di oggi, «che parlano del picco della Cigo nelle grandi imprese, confermano che i facili ottimismi con cui si dichiarava la diminuzione della cassa non reggono alla prova dei fatti. In queste ore - conclude Camusso - si moltiplicano i problemi, per questo rinnoviamo la richiesta di una task force dedicata all’occupazione e alla tutela dell’apparato produttivo».
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