29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Si prospetta un autunno caldo sul fronte dell'occupazione

Uil: «In autunno a rischio 50-60mila lavoratori per fine Cig»

Verso mesi difficili. Governo mantenga promesse su ammortizzatori

ROMA - Si prospetta un autunno caldo sul fronte dell'occupazione. Circa 50-60 mila lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro nei prossimi mesi perchè le settimane di cassa integrazione ordinaria sono per molte aziende al termine. A lanciare l'allarme è il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, che commentando le dichiarazioni del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sull'impatto occupazionale della crisi nei mesi a venire, afferma: «in alcune aziende stanno arrivando al termine alcuni accordi sulla cassa integrazione e quindi 50-60mila persone rischiano in autunno di perdere il lavoro».

Secondo Loy , insomma, «ci sarà un impatto ulteriore sui livelli occupazionali perchè il dato sulla ripresa produttiva è ancora debole e di conseguenza non ci saranno effetti positivi sull'occupazione». Inoltre «con la crisi economica c'è anche il dato 'fisiologico' del calo delle nuove assunzioni e così, di fronte alle uscite dal mondo del lavoro, non c'è reintegro occupazionale. A rischiare la disoccupazione - aggiunge - sono così anche molti precari che potrebbero non vedere rinnovati i propri contratti». Ecco perchè, secondo Loy, «l'autunno sarà un periodo molto difficile».

Al governo spetta il compito di mantenere le promesse fatte: «verificheremo la coerenza dell'esecutivo, il governo ha infatti detto che non lascerà nessuno per strada», dice il segretario confederale della Uil. Nel dettaglio, occorre «prevedere le risorse aggiuntive per la cassa integrazione nella manovra d'autunno», ma anche «operare sul fronte dello sviluppo, con particolare attenzione - aggiunge Loy - all'area del lavoro legato alle costruzioni, favorendo lo sblocco delle opere attraverso un allentamento del Patto di stabilità».

Micro-tensioni sociali - Quanto alla possibile esplosione della tensione sociale, il sindacalista della Uil, spiega: «credo si verificheranno micro-tensioni sociali, non ci dovrebbe essere tensione di massa».