4 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Oggi si svolgerà un confronto di carattere prettamente tecnico

Scuola, al via due-giorni su nomine in ruolo e precariato

Da incontri Miur-sindacati si delinea futuro migliaia lavoratori

ROMA - Al via la due giorni di incontri tra i vertici del ministero dell'istruzione e i sindacati nazionali (Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda) per definire le linee di condotta da adottare sulla questione precari: oggi si svolgerà un confronto di carattere prettamente tecnico da cui scaturiranno le procedure per l'assunzione di 16.000 lavoratori non di ruolo (8.000 docenti e 8.000 amministrativi, assistenti ed ausiliari).

Domani l'incontro si concentrerà, invece, sui contratti di disponibilità, una sorta di ammortizzatori, che il Miur si appresterebbe a realizzare per i circa 16-18.000 precari storici che da settembre rimarranno disoccupati a seguito del piano triennale di tagli agli organici imposto dal governo.

Per quanto riguarda la giornata di oggi non si prevedono incomprensioni o punti di vista poco condivisi: dopo l'annuncio delle 16.000 assunzioni a tempo indeterminato, fatto dal Miur venerdì, viale Trastevere presenterà alle organizzazioni sindacali il piano di distribuzione delle immissioni in ruolo suddiviso per cicli scolastici e classi di concorso.

Poiché la scuola d'infanzia e soprattutto le cattedre di sostegno sono state risparmiate dai circa 42.000 tagli sarà proprio su queste due tipologie di tipologie di posti che si concentreranno la maggior parte delle immissioni in ruolo. Per i docenti della primaria e della secondaria, invece, si prevede un'annata di assunzioni davvero `magra'; soprattutto nelle province dove queste classi di concorso hanno un numero irrisorio di posti vacanti.

In ogni caso per far 'scattare' una assunzione a titolo definitivo in una materia di insegnamento, all'interno di una specifica provincia, dovrebbero esserci almeno tre posti liberi.

Più incerto si prevede l'esito dell'incontro di martedì mattina, quando i sindacati torneranno a viale Trastevere per esprimere le loro osservazioni finali su quanto discusso il giorno prima; ma soprattutto per affrontare il piano ipotizzato dal Miur per garantire ai precari storici che da 1° settembre rimarranno senza lavoro una parte dello stipendio ed anzianità lavorativa.