19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Nel mese di luglio due nuovi riconoscimenti per l’Italia

I prodotti a denominazione d’origine, preziosi alleati del turismo

Brancaccio: «Importante restituire slancio alla politica della qualità agroalimentare»

ROMA - E’ urgente, secondo Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura), restituire slancio alla politica comunitaria a sostegno della qualità dei prodotti agroalimentari.

«Le norme dell’Unione Europea per la protezione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità (DOP, IGP, STG e biologici) - dichiara il presidente di Agriturist - sono certamente migliorabili e bene ha fatto la Commissione a sollecitare in proposito, con il documento del maggio scorso, una attenta riflessione da parte delle istituzioni comunitarie e degli stati membri».

Beneficio economico per i territori - «Non è facile - prosegue Vittoria Brancaccio - trovare il giusto punto di equilibrio fra severità dei controlli, semplificazione delle procedure e contenimento dei costi di certificazione. Ma occorre lavorarci con grande attenzione tenendo presente che l’impegno dei produttori di specialità a denominazione d’origine garantita apporta un beneficio economico ai territori di riferimento che va ben oltre gli interessi strettamente agricoli. Assicurare a questo impegno una adeguata remunerazione sul piano commerciale è dunque essenziale, soprattutto per sostenere il turismo e, in particolare, l’agriturismo».

Necessario nuovo slancio - «Troppo spesso indicazioni geografiche e denominazioni d’origine - conclude il presidente di Agriturist - testimoniano una tradizione ma non una realtà produttiva abbastanza consistente: gli elevati costi della certificazione e la complessità delle procedure, infatti, scoraggia gli imprenditori dall’affrontare il percorso del riconoscimento di qualità e d’origine. Il sistema ha dunque bisogno di nuovo slancio e di più efficaci strategie di comunicazione».

181 specialità italiane - Intanto - sottolinea Agriturist - l’Italia, nel mese di luglio, ha ottenuto la registrazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e della Nocciola Romana DOP consolidando, con 181 specialità (di cui 117 DOP e 64 IGP), il proprio primato in Europa, dove rappresenta oltre il 20% dei prodotti riconosciuti a denominazione d’origine protetta e ad indicazione geografica protetta. Altri 64 prodotti, 35 DOP e 29 IGP, già godono della protezione transitoria dello stato italiano e attendono l’iscrizione nel registro europeo.