28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
La crisi economica avrà un forte impatto sull'occupazione

Bankitalia: nel 2009 calano occupati nelle imprese, di più al Sud

Indagine su industria e servizi, occupazione prevista a -2,1%

ROMA - La crisi economica avrà un forte impatto sull'occupazione nelle imprese italiane, che a fine anno prevedono un calo degli addetti di oltre il 2%. Lo rileva la Banca d'Italia in un'indagine sulle imprese industriali e dei servizi realizzata nei primi mesi del 2009. Se l'anno scorso i livelli occupazionali sono rimasti stazionari rispetto al 2007 (+0,1%), per quest'anno le aziende si aspettano una contrazione del 2,1% (-3,3% nell'industria in senso stretto e -0,7% nel terziario).

MAGGIOR CALO AL SUD - Il numero degli addetti calerà in tutti i settori, a eccezione di quello dei servizi a imprese e famiglie (0,3%). Nel Mezzogiorno, in particolare, il calo degli occupati (-2,4%) sarà maggiore rispetto alle regioni del Nord e del Centro (-2%).

SITUAZIONE NEL 2008 - Nel 2008 - spiegano i ricercatori di Palazzo Koch - c'è stata «una sostanziale stabilità dei livelli occupazionali rispetto a quelli dell'anno precedente (0,1%), derivante da un incremento degli occupati nei servizi (0,9%) e da un calo nell'industria (-0,7%)». I programmi formulati dalle aziende nell'indagine precedente (+1,6% per i servizi e -0,3% per l'industria) «sono risultati lievemente più ottimistici delle realizzazioni».

DIMENSIONI - Il settore tessile ha avuto la flessione più significativa (-2,6%) mentre, a livello geografico, sono le imprese industriali del Mezzogiorno «a segnare la più forte riduzione media dell'occupazione (-2,3%)». Il calo occupazionale riguarda soprattutto le aziende con 20-49 addetti (-1,6% per le industriali e -2% per quelle dei servizi). Per le imprese con 500 addetti e oltre, «si segnala una diminuzione degli addetti dello 0,3% nell'industria e un incremento di 1,3% nei servizi».

FATTURATO - Per il 2009, infatti, «le previsioni sull’evoluzione del fatturato indicano una flessione ancora più marcata» rispetto all’anno scorso (-2,3%) «sia nell’industria (-4,5%) sia nei servizi (-3%) e, nel complesso, il fatturato dovrebbe ridursi del 3,8%. Se le attese particolarmente negative dell’industria dovessero realizzarsi - sottolineano i ricercatori - configurerebbero il risultato più negativo registrato da quando l’indagine viene condotta». Anche per gli investimenti le stime sono negative, dopo un 2008 archiviato con una flessione generale dell’1,5%.