BCE: banche europee potrebbero perdere altri 283 miliardi dollari
Svalutazioni in 2007-2010 toccheranno 649 miliardi di dollari
FRANCOFORTE - L'impatto della crisi economica internazionale è destinato a pesare ancora sulle banche di Eurolandia che potrebbero registrare ulteriori perdite per 283 miliardi di dollari. E' la stima della Banca centrale europea che nel Financial Stability Review di giugno quantifica in 649 miliardi di dollari le svalutazioni che gli istituti di credito potrebbero varare complessivamente nel periodo 2007-2010 a causa dei finanziamenti problematici in essere. Solo nel 2008 le svalutazioni avevano toccato i 375 miliardi di dollari. «E ci sono poche prove che il ritmo delle svalutazioni sia rallentato», sottolinea l'istituto di Francoforte.
Nel documento la Banca Centrale europea rileva che le svalutazioni messe in atto per aiutare a migliorare i risultati d'esercizio delle banche nella seconda metà del'anno appaiono più forti «e ulteriori tensioni sui sugli utili non possono essere escluse mentre le pressioni restano alte e non si prevede che le svalutazioni diminuiscano presto».
Nel rapporto si segnala che molti dei rischi al ribasso che erano stati identificati nel dicembre 2008 «si sono cristallizzati». E, in particolare «l'ulteriore significativo deterioramento delle condizioni macroeconomiche globali, insieme a consistenti revisioni al ribasso delle previsioni di crescita e delle aspettative, hanno aggiunto tensioni sui sistemi finanziari globale e dell'area euro. La contrazione dell'attività economica e le diminuite prospettive di crescita hanno dato luogo a un'ulteriore erosione dei valori di mercato per un'ampia gamma di attività».
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