Papa: Umanizzare mondo del lavoro, frutti siano bene per tutti
Udienza in piazza San Pietro su monaco medievale
Città del Vaticano - Il mondo del lavoro «va umanizzato, e così l'uomo nel lavoro diventa più se stesso, più vicino a Dio»: lo ha detto il Papa, che, durante l'udienza generale in piazza San Pietro, ha ripreso i temi dell'appello pronunciato domenica scorsa durante la sua visita pastorale a Montecassino.
Lo spunto è stato offerto a Benedetto XVI dalla figura del Teodoro Studita, oggetto della catechesi dell'udienza generale in piazza San Pietro. Una «virtù importante al pari dell'obbedienza e dell'umiltà», per questo monaco bizantino, «è la philergia - ha spiegato Ratzinger - cioè l'amore al lavoro, in cui egli vede un criterio per saggiare la qualità della devozione personale: colui che è fervente negli impegni materiali, egli argomenta, lo è anche in quelli spirituali».
E' necessario, per il Papa, «che il frutto del lavoro sia un bene per tutti. Le ricchezze ricavate dal lavoro comune non devono servire alla comodità dei monaci, ma essere destinate all'aiuto dei poveri». Insegnamento, per Benedetto XVI, attuale anche oggi.
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