Coldiretti: per 1 bambino su 4 niente ortofrutta in tavola
Crollo del 20 per cento dei consumi di frutta e verdura negli ultimi cinque anni
ROMA - Il fatto che un bambino su quattro non consuma ortofrutta a tavola almeno una volta al giorno conferma il progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea tra le giovani generazioni, con il crollo del 20 per cento dei consumi di frutta e verdura negli ultimi cinque anni. E’ quanto è emerso, sulla base dei dati Istat, nel corso della conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, che prevede la sensibilizzazione dei giovani ad un corretto comportamento civico rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni alimentari italiane.
Da parte dei giovani con età compresa tra i 6 ed i 13 anni particolarmente elevato è il rifiuto della verdura che ben sette ragazzi su dieci non consumano quotidianamente mentre più presente è la frutta soprattutto - sottolinea la Coldiretti - nelle varietà più pratiche da consumare come le ciliegie o l’uva.
Nell’ambito del protocollo di intesa tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Coldiretti sono previste iniziative di promozione della conoscenza dei principi della buona alimentazione e delle caratteristiche di alimenti indispensabili per la dieta come la frutta e la verdura. In questo ambito la Coldiretti si avvale della collaborazione di Onafrut (Organizzazione nazionale Assaggiatori Frutta) che svolge un’azione didattico-formativa sui consumatori più giovani in aggiunta all’attività principale svolta dal panel di assaggiatori. La metodologia scelta è fondata sia sulle tecniche utilizzate dagli assaggiatori di frutta, sia sulla consapevolezza che il migliore metodo a disposizione di un consumatore per definire la qualità della frutta si basa sull’utilizzo dei cinque sensi. «Qualità» intesa come sinonimo di diverse tipologie di frutta e relativi valori nutrizionali; differenti epoche di maturazione e di consumo; stagionalità di produzione e di consumo; motivazioni per cui preferire frutta fresca e locale.
La scorretta alimentazione è, insieme alla minor attività fisica, una delle cause principali della crescente diffusione di casi di obesità e di sovrappeso che interessano in media un terzo dei ragazzi tra i 6 e gli 11 anni secondo l’indagine «OKkio alla Salute» condotta dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2008. Si tratta - sostiene la Coldiretti - dell’effetto del crescente consumo tra gli adolescenti di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate a scapito dei prodotti base della dieta mediterranea.
L’aumento di peso - precisa la Coldiretti - è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, nei confronti delle quali la dieta mediterranea ha dimostrato scientificamente di essere particolarmente efficace nella prevenzione . Il rischio è che, dopo anni in cui la vita media si è progressivamente aumentata, a causa delle malattie provocate dal peso eccessivo i giovani di questa generazione potrebbero essere i primi a vivere meno dei propri genitori..
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