26 aprile 2024
Aggiornato 03:00
È la più grande organizzazione di produttori ortofrutticoli italiana ed europea

Paolo Bruni confermato alla presidenza di Apo Conerpo

Conta una produzione superiore al milione di tonnellate, 7.000 produttori associati ed un fatturato di oltre 700 milioni di euro

BOLOGNA - Ferrarese, 49 anni, presidente nazionale di Fedagri/Confcooperative, Paolo Bruni è stato confermato dall’Assemblea dei soci alla presidenza di Apo Conerpo, la struttura di punta della Confcooperative nel settore dell’ortofrutta fresca. Si tratta della più grande organizzazione di produttori ortofrutticoli italiana ed europea con oltre 1 milione di tonnellate di prodotti conferiti, 7.000 produttori, 5.400 addetti, 150 tecnici ed un giro d’affari di oltre 700 milioni di euro.

«Negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente Bruni – allo scopo di semplificare la struttura e contenere i costi generali Apo Conerpo ha realizzato un’importante riorganizzazione del Gruppo proseguendo con decisione nella azione di concentrazione delle strutture associate. Una politica che ha portato, tra l’altro, alla nascita di tre giganti cooperativi nelle zone più vocate alla produzione di ortofrutta del territorio emiliano-romagnolo: Agrintesa (frutto della fusione tra Intesa, Agrifrut Romagna ed Emiliafrutta), Fruit Modena Group (nata dall’aggregazione tra Eurofrutta e Campofrigo) e Patfrut (sorta dalla fusione di Ferrara Frutta e Patfrut)».

I risultati di questo importante processo di modernizzazione e riorganizzazione non si sono fatti attendere: il volume d’affari è passato, in tre anni, da 595 a 701 milioni di euro, mentre il patrimonio netto ha raggiunto i 25,8 milioni di euro.
«Alla luce di questi incoraggianti risultati – ha ricordato ancora Bruni – anche nel prossimo triennio che mi vedrà alla guida dell’associazione proseguiremo nell’azione di valorizzazione della produzione degli associati».

«A questo proposito, – ha concluso il presidente di Apo Conerpo – ci concentreremo in particolare sulla ricerca e l’innovazione, per offrire un prodotto sempre più in linea con le richieste dei consumatori, sull’internazionalizzazione per individuare e creare nuovi mercati e sullo sviluppo della politica di marca per sfruttare la notorietà dei marchi del Gruppo (Valfrutta, Cirio, Yoga, Borgosole, Cogli e Gusta …) e beneficiare appieno delle sinergie tra prodotto fresco, di quarta gamma e trasformato: il tutto per garantire ai produttori associati la giusta remuneratività. In quest’ottica, nel quinquennio 2009/2013 investiremo ben 313 milioni di euro (pari al 9,2% del fatturato), così suddivisi: 148 destinati alla produzione, 85 milioni indirizzati all’area ambientale, 46 milioni all’area commerciale e 34 milioni alla prevenzione delle crisi».