28 agosto 2025
Aggiornato 09:00

“Lo Spazio tricolore. Storie di uomini che hanno visto le stelle”

Lo presenta Finmeccanica alla Fiera del Libro di Torino

Finmeccanica ha presentato oggi, presso la Fiera Internazionale del Libro di Torino, «Lo Spazio tricolore. Storie di uomini che hanno visto le stelle» di Dario Laruffa ed edito da Utet Libreria.

Lo Spazio tricolore è il terzo volume di una collana di libri che raccontano le vicende straordinarie di uomini e aziende che hanno fatto la storia dell’innovazione italiana: autentici pionieri del «genio italico» in settori strategici della modernità e delle tecnologie avanzate. Il progetto nasce da un accordo tra Finmeccanica e il Gruppo De Agostini, che ha affidato al proprio marchio Utet Libreria la realizzazione dei volumi. Alla presentazione hanno preso parte Giuseppe Veredice, Amministratore Delegato di Telespazio, Enrico Saggese, Commissario Straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana (A.S.I.), Marcello Onofri del Centro Ricerche Aerospaziali dell’Università di Roma La Sapienza, Maurizio Cheli, Supervisor of Flying Alenia Aeronautica, Piergiorgio Paterlini, curatore della collana editoriale e Dario Laruffa, Inviato Speciale Tg2 e autore del volume.

Il libro ripercorre la storia della conquista dello spazio dagli studi sui combustibili per i lanciatori ai primi satelliti, dagli scienziati agli astronauti, sottolineando in particolare i contributi dell’industria e della tecnologia italiana e l’impegno degli scienziati italiani per ottenere i finanziamenti e per partecipare alle grandi istituzioni internazionali ed europee. Queste pagine delineano una specie di romanzo italiano dello Spazio, un’avventura lunga quasi un secolo che è della scienza ma anche della fantasia, dell’innovazione ma anche dell’immaginazione.

«Il successo dell’Italia in ambito spaziale - ha commentato Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica - si è sempre fondato su un giusto mix di eccellenza tecnologica e iniziativa industriale, da una parte, e investimenti pubblici adeguati, dall’altra. L’Italia è stata capace di dare un contributo di grande valore allo sviluppo del settore spaziale e sono convinto che continuerà a farlo».