20 aprile 2024
Aggiornato 12:30

Scuola, Precari contro Gelmini: tirocinio al posto Siss non serve

«In migliaia ci siamo già fatti le ossa con le supplenze»

ROMA - Le associazioni che tutelano i docenti precari della scuola sono convinte che la trasformazione delle Siss, le Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario, in tirocini abilitanti all'insegnamento non risolverà il problema della scarsa preparazione dei corsisti e delle lunghe liste di attesa per ricoprire una cattedra.

Il progetto, contenuto nel proposta realizzata dalla commissione Israel e rilanciato oggi dal ministro Mariastella Gelmini in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale, viene osteggiato dalle associazioni sia perché riduttivo nei contenuti sia perché continuerebbe a non garantire ai partecipanti l'assunzione a tempo indeterminato.

«La maggior parte di noi - spiega Andrea Conti, interpellato da Apcom, uno dei rappresentanti del Movimento insegnanti da abilitare - insegna anche senza abilitazione da 4-5 anni, alcuni anche da 8 anni, e non credo proprio che dovremmo essere formati ancora sul campo. Ci siamo fatti le `ossa' con le supplenze. Senza contare che molti hanno una formazione magistrale che secondo la circolare ministeriale del 10 marzo '97 dovrebbe essere un titolo di per sé già abilitante».

In questa situazione si troverebbe una cerchia di aspiranti docenti tutt'altro che ristretta: «In Italia - continua Conti - siamo almeno in 10.000. Prima di introdurre nuove formule abilitanti non sarebbe stato meglio chiarire come collocarci? Forse al ministero dell'Istruzione non si rendono conto che per fare un anno di tirocinio, per conseguire l'abilitazione affiancandoci ai docenti di ruolo e più esperti, si tradurrebbe in un pericoloso passo all'indietro».