19 aprile 2024
Aggiornato 13:00

Tariffe, Cgia: Boom di aumenti dal 2002, alcuni fino al 45%

Per il gas +44,6%, per l'acqua 35,5%

ROMA - Un vero e proprio boom per le tariffe dei servizi pubblici che dal 2002 al 2009 sono aumentate fino a punte del 45% circa. Questa la denuncia della Cgia di Mestre secondo cui «in testa alla classifica ci sono le tariffe relative al gas che dal 2002 al marzo 2009 sono aumentate del 44,6 %; al secondo posto l`acqua potabile che è cresciuta del 35,5 %, seguite dai rifiuti urbani +34,8 % e dall`elettricità +33,5%. A seguire il trasporto pubblico locale (bus, tram, metropolitane) +23,2%, autostrade +21,9%, biglietti ferroviari +17,7% e poste +12,7%».

Incrementi superiori - rileva la Cgia - a quelli registrati dall`indice generale dell`inflazione, rilevato nel periodo 2002-2009, che è stato pari al +15,4 %. Solo le tariffe telefoniche (-9%) hanno segnato un decremento nel periodo preso in esame.

«Se per gas ed energia elettrica - spiega il presidente Giuseppe Bortolussi - gli incrementi sono stati legati all`aumento dei prezzi petroliferi avvenuti in questi anni, difficile giustificare, invece, le impennate registrate dai rifiuti e dell`acqua. Di fronte al boom di queste tariffe molti enti locali ci dovrebbero delle spiegazioni».

«Tuttavia - sottolineano dalla Cgia - nell`ultimo anno c`è stata una leggera inversione di tendenza. A parte il gas, l`acqua e i telefoni gli aumenti registrati a marzo di quest`anno di tutti gli altri beni e servizi presi in esame sono inferiori o pari al dato medio riferito al 2008».

E in termini assoluti quali sono stati gli aumenti registrati dalle famiglie consumatrici italiane ? «Ipotizzando che i consumi registrati l`anno scorso siano gli stessi del 2002 - precisa Bortolussi - le bollette del gas sono costate 208 euro in più per famiglia, facendo toccare la soglia di spesa media annua registrata nel 2008 pari a 789 euro. L`energia elettrica è costata 145 Ç in più portando la spesa media annua del 2008 a 573 euro. Infine, gli aumenti di acqua potabile e rifiuti sono stati rispettivamente di 55 e 57 euro a famiglia».