23 aprile 2024
Aggiornato 08:30

Abbigliamento e calzature, cedono il 3,2% i consumi nel primo trimestre 2009

Secondo un’analisi di www.trendcalzaturiero.it, basata sui dati dell’Ufficio studi di Confcommercio

ROMA - Quattro trimestri negativi di fila. Dopo un 2008 che aveva già tirato vistosamente il freno, con un meno 3,1%. E’ il bilancio sulla dinamica dei consumi in Italia di abbigliamento e calzature. Un comparto, oggetto di tagli robusti da parte dei consumatori italiani - resi più parsimoniosi dalle recessione globale - che sta pagando la crisi con un tributo decisamente più gravoso rispetto ad altri settori.

Secondo un’analisi di www.trendcalzaturiero.it, basata sui dati dell’Ufficio studi di Confcommercio, il bilancio del primo trimestre 2009 ha chiuso, per scarpe e vestiario, con un calo dei consumi del 3,2% (il confronto è con lo stesso periodo del 2008), mentre l’insieme di beni e servizi avrebbe fatto segnare, in questo primo scorcio d’annata, una riduzione nell’ordine del 2,1%.

Si tratta di andamenti reali, che non tengono cioè conto dei movimenti dei prezzi. Dinamiche che annualizzate - secondo il sito web specializzato nell’informazione economica sul settore calzaturiero - potrebbero tradursi, nel bilancio finale del 2009, in una riduzione dei consumi per abbigliamento e calzature nell’intorno dei 3,5 punti percentuali. Si tratterà, ovviamente, di verificare - spiega ancora l’analisi - se il tanto atteso rimbalzo di fine anno, sia pure in versione «mini», che anche gli indicatori sul clima di fiducia dei consumatori italiani sembrano anticipare, potrà spostare nei prossimi mesi l’ago della bilancia, portandolo se non altro verso lo zero. Molto dipenderà anche dall’andamento dei prezzi, con il sistema moda che sembra comunque contenere, in questa fase, le spinte inflattive, sfoderando virtuosismi che già in passato gli avevano consentito di superare le fasi di crisi.

Da gennaio a marzo di quest’anno, secondo l’Istat, i prezzi alla produzione del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, hanno registrato, sul mercato interno, addirittura una contrazione dello 0,6% rispetto al gennaio-marzo 2008. Come dire che in fabbrica la deflazione è già una realtà conclamata, al pari del resto di altri comparti del manifatturiero. E’ andata - sia pure lentamente - attenuandosi, di pari passo, la dinamica dei prezzi al consumo. Con il bilancio di questi primi tre mesi che per la voce abbigliamento e calzature restituisce una crescita annua dell’1,5% (+1,1% per le sole calzature), perfettamente solidale con il tasso di inflazione generale del trimestre.