28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Incidenti Lavoro

Cgil: «Su Testo Unico governo conferma volontà Controriforma»

«Dissenso per un provvedimento che interviene negativamente persino sul codice civile, sul codice penale e sullo Statuto dei lavoratori»

ROMA – «La Cgil ha motivato in modo articolato la propria contrarietà all’asse controriformatore del provvedimento». È questo il giudizio della segretaria confederale della Cgil, Paola Agnello Modica, al termine dell’incontro convocato oggi dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sullo schema di decreto legislativo che modifica il testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81). Una contrarietà, ha motivato la dirigente sindacale, sul fatto che «il provvedimento manomette gli strumenti fondamentali della tutela individuale e gli strumenti delle tutele collettive e della rappresentanza, esonera i datori di lavoro dalle proprie responsabilità fino a mettere in discussione i processi in atto, Thyssen e Eternit in primo luogo, e assegna ruoli impropri alla bilateralità».

Quanto all’incontro di oggi, fa sapere Agnello, «il governo ha convocato per oggi le parti sociali con l’esplicito obiettivo di assolvere all’obbligo di legge di ‘sentirle’, in modo da poter trasmettere il testo del provvedimento alle commissioni parlamentari. Un confronto conclusosi in poco più di due ore con la presenza di ben 21 organizzazioni, tra associazioni dei datori di lavoro e sindacati, su un corposo testo composto da oltre 130 articoli e di cui una parte verrà consegnata alle parti sociali solo domani».

Per Agnello Modica, «la Cgil, in ogni caso, continuerà a ribadire la proprie ragioni di dissenso da un provvedimento che interviene negativamente persino sul codice civile, sul codice penale e sullo Statuto dei lavoratori. La Cgil è costantemente impegnata per la prevenzione e per salvaguardare l’integrità psicofisica delle lavoratrici e dei lavoratori, e in questo senso - conclude - ribadisce il giudizio positivo sul decreto legislativo 81 e ne esige la piena attuazione».