19 aprile 2024
Aggiornato 12:30

Bankitalia stringe sulle banche. Foglio: in 2 mesi 50 ispezioni

Presenza più assidua in grandi banche ma anche in popolari e Bcc

ROMA - Prosegue l'accelerazione dei controlli della vigilanza della Banca d'Italia sulle banche. Nei primi 70 giorni del 2009 l'istituto guidato dal Governatore Mario Draghi ha avviato oltre 50 ispezioni. Lo rivela il quotidiano il Foglio citando un documento riservato di via Nazionale. E rilevando come questa fase espansiva delle verifiche, coincisa con l'ascesa di Anna Maria Tarantola alla direzione dell'area di Vigilanza, sia proseguita anche dopo che alla guida di questo settore-chiave dell'istituto è passato Stefano Mieli a seguito dell'ascesa della stessa Tarantola nel Direttorio della Banca.

«Una caratteristica rispetto al passato - si legge nell'articolo - è la presenza sempre più assidua degli ispettori di Bankitalia anche nei grandi istituti. Scorrendo il documento riservato, si nota che gli uomini di Bankitalia hanno fatto visita in Intesa Sanpaolo (anche nella veste di banca depositaria dei fondi di Eurizon Capital Sgr) in Unicredit (in collaborazione coi funzionari di altre banche centrali) e in Banca Generali. Nel novero rientrano anche le ispezioni disposte dalle filiali di Via Nazionale: in questi casi a essere interessate sono in particolare banche popolari e istituti di credito cooperativo, ma anche finanziarie come la milanese Mittel Generale Investimenti».

Il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, citando fonti anonime, segnala anche come rispetto al recente passato siano anche cambiate le modalità d'ispezione. «Non si decidono più ispezioni generali su un gruppo, ma si dispongono controlli mirati: su un'area specifica, su un settore determinato di una banca. I comparti più setacciati sono due: credito e finanza. Nel primo i rischi sono fisiologici in tempo di crisi: con la recessione, aumentano le sofferenze. Nel secondo settore, oltre a motivi congiunturali dovuti al calo delle quotazioni, possono incidere investimenti sbagliati o eccessivi».

Ma in questi giorni il forcing di Palazzo Koch è anche concentrato su remunerazioni e stock option. Il direttore generale di Via Nazionale Fabrizio Saccomanni, in una circolare invierà ai capi delle filiali della Banca, ha richiamato «l'importanza del pieno e sostanziale rispetto delle disposizioni da parte delle banche nella definizione dei sistemi di remunerazione e incentivazione».