Terremoto, Coldiretti: si mobilitano i giovani agricoltori europei
Secondo le prime stime dell’unità di crisi della Coldiretti sono state colpite quasi la metà (50 per cento) delle aziende agricole
ROMA - «In un momento così terribile per molti agricoltori e per tutte le persone colpite, il Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori (Ceja) vorrebbe offrire il proprio sostegno, sia moralmente, sia in qualsiasi modalità pratica che possa rendersi utile per la ripresa di una vita normale nelle aziende agricole dopo il disastro». E’ quanto scrive Joris Baecke, presidente dei giovani agricoltori europei (Ceja) a Donato Fanelli, vice presidente dei giovani agricoltori europei (Ceja) e leader dei giovani della Coldiretti.
«Vorrei esprimere a te e a tutti i giovani agricoltori italiani, da parte del Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, la nostra partecipazione al dolore provocato dal catastrofico terremoto avvenuto in Abruzzo» e - sottolinea presidente dei giovani agricoltori europei - «porgiamo inoltre le nostre sentite condoglianze e partecipazione al dolore di tutti gli Italiani in questo momento tragico».
La disponibilità e la convinta partecipazione è - conclude Fanelli - l’espressione della forte solidarietà che unisce i giovani agricoltori europei e ci rafforza nel nostro impegno per contribuire ad alleviare le sofferenze della popolazione e delle imprese colpite per le quali, superata l’emergenza, occorre subito lavorare per garantire un futuro. Sotto questo aspetto Giovani imprese si muoverà immediatamente con l’obiettivo di dare un proprio contribuito ai progetti di ricostruzione.
Secondo le prime stime dell’unità di crisi della Coldiretti sono state colpite quasi la metà (50 per cento) delle aziende agricole situate nel territorio interessato dal terremoto che hanno subito danni, con almeno cento milioni di euro di perdite stimate per la mancata consegna dei prodotti e i danni diretti provocati nelle campagne alla viabilità rurale, alle case e alle strutture agricole come i magazzini, i fienili e le stalle con la perdita di animali. Sono soprattutto gli allevamenti da latte ad essere colpiti dal sisma con difficoltà per l’alloggio degli animali, l’approvvigionamento di fieno e mangimi per l’alimentazione del bestiame e le consegne di latte poco latte raccolto anche per effetto dei problemi alla viabilità nelle campagne. C’è anche una minore produttività con molti animali che sono andati dispersi mentre gli altri, spaventati, stanno riducendo la produzione di latte e uova mentre si teme - conclude la Coldiretti - un aumento dei casi di aborto che si è verificato in circostanze simili.
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