19 agosto 2025
Aggiornato 01:00

Bankitalia: crisi virulenta, ma segnali rallentamento recessione

«Non si prefigura arresto caduta produttiva»

ROMA - Gli effetti della crisi finanziaria mondiale sull'economia reale si stanno manifestando con «virulenza», ma s'intravedono alcuni segnali di «allentamento» della forza della recessione. E' quanto osserva la Banca d'Italia nel Bollettino economico. Gli indicatori congiunturali, secondo Palazzo Koch, fanno stimare per l'Italia un proseguimento del calo dell'attività economica nel primo trimestre del 2009, il quarto consecutivo. Ma si intravedono «alcuni segnali prospettici di allentamento della forza della recessione», pur se ancora non tali da prefigurare «un arresto della caduta produttiva».

Più in generale la forte riduzione del valore della ricchezza, il rallentamento del credito, la contrazione della fiducia dei consumatori e delle imprese frenano la domanda e la produzione nelle economie avanzate, dove si registrano significative perdite di posti di lavoro. Le conseguenze per l'attività nelle economie emergenti e in via di sviluppo, verso cui si orientano flussi creditizi internazionali di oltre due terzi inferiori a quelli del 2007, sono significative.

La caduta del commercio internazionale si ripercuote sull'attività economica, con rischi di ulteriore indebolimento del sistema bancario. Le previsioni degli organismi internazionali e quelle degli analisti interpellati da Consensus Forecasts sono state finora riviste al ribasso. Ma alcuni dati più recenti, «la cui significatività e tenuta andranno valutate nelle prossime settimane, suggeriscono - osserva la Banca d'Italia - un possibile rallentamento della caduta produttiva negli Stati Uniti, in particolare con riferimento al mercato immobiliare e ai consumi».

Inoltre «andranno verificati gli effetti delle eccezionali misure di politica economica adottate in quasi tutto il mondo per stimolare la domanda aggregata».