2 maggio 2024
Aggiornato 11:30

BCE: Economia mondiale in profonda recessione, ma calo si modera

Permane elevata incertezza, ma ora rischi sono più equilibrati

ROMA - L'economia mondiale sta attraversando «una fase di profonda recessione», avverte la Banca centrale europea, che tuttavia nel suo ultimo bollettino mensile inserisce anche alcune note meno negative sulla situazione della congiuntura. «Anche se finora non sono emersi molti segnali chiari di una svolta dell'economia mondiale - si legge nel capitolo dedicato al contesto economico mondiale - di recente la velocità di rallentamento sembra essersi complessivamente moderata».

«Le prospettive per l'economia mondiale sono caratterizzate da livelli molto elevati di incertezza - prosegue l'Eurotower - ma i rischi appaiono ora complessivamente più equilibrati». In questo quadro «è probabile che nel corso del 2009 la domanda continui ad essere debole sia a livello mondiale sia nell'area dell'euro, per poi registrare una graduale ripresa nel 2010».

La scorsa settimana l'istituzione di Francoforte ha deciso un ulteriore taglio dei tassi di interesse, per 0,25 punti con cui il principale riferimento sul costo del danaro è stato abbassato all'1,25 per cento. Si tratta del nuovo minimo nei 10 anni di storia della Bce. Un taglio dei tassi che oltre a tenere conto della debolezza economica, giunge mentre non si rilevano segnali di criticità dal fronte dell'inflazione. Anzi, l'andamento dei prezzi al consumo appare destinato a moderarsi ulteriormente nei mesi a venire, tanto che il Consiglio direttivo della Bce prevede che potrebbe «raggiungere livelli temporaneamente negativi alla metà dell'anno. In seguito - si legge - riprenderebbe ad aumentare».

Su orizzonti temporali più lunghi, quelli rilevanti per la politica monetaria, la Cce prevede che l'inflazione permanga a un livello inferiore al 2 per cento, sostanzialmente in linea con i suoi obiettivi, e rileva che anche gli indicatori sulle attese generali di inflazione nell'Unione monetaria sono in linea con gli obiettivi. Sempre la scorsa settimana il presidente Jean-Claude Trichet aveva lasciato la porta aperta a ulteriori possibili ritocchi dei tassi. Inoltre aveva avvertito che il mese prossimo il Consiglio esaminerà al possibilità di decidere eventuali ulteriori misure non convenzionali espansive, a sostegno dell'economia, senza però dare per scontata una decisione in tal senso. Intanto la Bce continua però a richiamare i governi alle loro responsabilità nell'assicurare la solidità delle finanze pubbliche, mentre i deficit di bilancio risultano sotto pressione a causa della crisi, tra rallentamento delle entrate fiscali e surplus di spesa per i piani di sostegno a economia e finanza.

«Molti paesi dovranno precisare ulteriori misure di risanamento credibili per il 2010 e gli anni a seguire». Secondo la Bce un «impegno credibile» a mantenere i conti in ordine sul lungo termine «è essenziale per mantenere viva la fiducia del pubblico, importante sia per la ripresa economica - conclude il bollettino - sia a beneficio della crescita di lungo periodo».