5 maggio 2024
Aggiornato 10:00

Sciopero all'Annovi-Reverberi di Modena e Bomporto

L'astensione dal lavoro è stata proclamata per protestare contro il mancato accordo sulla cassa integrazione guadagni ordinaria

MODENA - Uno sciopero di otto ore ha bloccato oggi per l'intera giornata lavorativa i due stabilimenti dell'Annovi-Reverberi di Modena e Bomporto. L'astensione dal lavoro, con presidio davanti ai cancelli, è stata proclamata per protestare contro il mancato accordo sulla cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) cui l'azienda ricorre per tredici settimane e che coinvolge la quasi totalità dei 290 addetti dei due stabilimenti (a accezione di quindici tra manageri, impiegati e tecnici).

La cassa integrazione ordinaria, decisa unilateralmente dall'azienda che ha addotto un calo degli ordinativi (il 45 per cento sulle macchine agricole, il 49 per cento per le macchine industriali), partirà il 14 aprile nello stabilimento di Modena e il 4 maggio a Bomporto; si svolgerà prevedendo cinque ore giornaliere di lavoro e tre ore di cassa integrazione per tutti, operai e impiegati.

Le proposte per alleviare le conseguenze della cassa integrazione avanzate da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e dalle Rsu aziendali hanno trovato la disponibilità dell'azienda solo sul riconoscimento dell'anticipo, mentre altre proposte sono rimaste inascoltate. Sindacati e Rsu chiedono infatti di poter fare le tre giornate di lavoro a otto ore, garantendo comunque le 24 ore di produzione richieste dall'azienda, per consentire in questo modo ai dipendenti di spendere meno tempo e risorse negli spostamenti quotidiani. I rappresentanti dei lavori chiedono inoltre un'integrazione salariale da parte dell'azienda sulle tre ore giornaliere di cassa integrazione per ridurre il disagio economico dei lavoratori e delle lavoratrici, che hanno già salari bassi rispetto al costo della vita.

Sindacati e Rsu chiedono inoltre che si affronti questo periodo di calo della produzione smaltendo tutte le ore di ferie e permessi arretrati che, allo scorso febbraio, ammontavano a circa 5.400 ore. Sindacati e lavoratori dicono no anche alla proposta aziendale di allungare di un anno la vigenza del contratto aziendale (che scade a fine 2009) mantenendo invariato il premio di risultato. Nel corso dello sciopero sono giunti segnali di ripresa del confronto da parte dell'azienda, tanto che è in corso in queste ore un incontro tra Rsu e direzione aziendale.