27 aprile 2024
Aggiornato 03:00

G20, accordo a Londra: basta paradisi fiscali e più risorse per FMI e ripresa

Il summit porterà stimoli fiscali fino a 5.000 miliardi di dollari entro fine 2010 per sostenere la ripresa economica globale

LONDRA - Stimoli fiscali fino a 5.000 miliardi di dollari entro la fine del 2010 a sostegno della ripresa dell'economia mondiale. Mille miliardi per il Fondo monetario internazionale e le altre istituzioni finanziarie mondiali. Un consiglio per la stabilità finanziaria globale, oltre a una lista nera dei paradisi fiscali che l'Ocse si appresta a pubblicare e l'impegno a riunirsi per un nuovo summit, a fine anno, probabilmente a New York a settembre in margine alla sessione dell' Onu, per valutare gli eventuali progressi. Sono alcune delle misure anticrisi decise durante il G20 di Londra.

BANCHE - Soddisfatto il premier britannico Gordon Brown, che ritiene di aver attivato, grazie al vertice di oggi, tutto ciò che è necessario per sostenere l'occupazione e ristabilire la crescita economica. Attenzione particolare, lo stesso Brown, l'ha rivolta alle banche, per le quali ha preannunciato un sistema globale di regole nuove su bonus e salari che rilancino il credito per le famiglie e le imprese.

PARADISI FISCALI - «Il tempo del segreto bancario è finito», ha commentato il presidente francese Nicholas Sarkozy, soddisfatto, almeno quanto il premier italiano Berlusconi, del risultato ottenuto sul fronte della lotta ai paradisi fiscali.

Ottimista la cancelliera tedesca Angela Merkel, che definisce le misure economiche decise nel summit: «Un compromesso quasi storico».