31 luglio 2025
Aggiornato 03:00

Borsa: cautela in Asia, export condiziona Tokyo: Nikkei a -0,10%

Giù l'Hang Seng e Shanghai. Positivi Seoul e Taiwan

Hong Kong - Torna la cautela nei mercati asiatici, dopo i rialzi dei giorni scorsi: gli investitori cercano di realizzare i profitti, mentre in Giappone pesano i dati sull'export che confermano una contrazione globale della domanda di merci, dal comparto dell'auto a quello dell'elettronica. La Borsa di Tokyo, che nelle ultime due settimane ha recuperato circa il 20%, ha chiuso in leggero ribasso la seduta odierna. L'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso 8,31 punti, pari allo 0,10 per cento, scendendo a 8.479,99 punti.

Seduta contrastata per gli altri mercati continentali. A contrattazioni ancora in corso, Shanghai fa segnare una lieve flessione (-0,10%) mentre l'Hang Seng di Hong Kong perde mezzo punto percentuale. Segno positivo invece a Seoul, dove il Kospi guadagna lo 0,20%, in Australia (+0,80%) e in India (+1%). A Taiwan, infine, il guadagno è di quasi 2 punti. «Le sensazioni restano comunque positive, la gente pensa che la situazione stia leggermente migliorando», ha commentato John Mar, di Daiwa Securities SMBC, a Hong Kong.

Crolla l'export giapponese - Intanto il ministero delle Finanze di Tokyo ha annunciato oggi che le esportazioni giapponesi hanno subito in febbraio una nuova caduta record pari al 49,4 per cento su base annua: la bilancia commerciale è invece tornata in attivo dopo quattro deficit consecutivi. Il Giappone ha registrato in febbraio un'eccedenza commerciale di 82,35 miliardi di yen (633 milioni di euro), in flessione del 91,2 per cento sull'anno. Gli economisti si attendevano al contrario, in media, un deficit commerciale di 13,7 miliardi di yen, secondo un sondaggio realizzato da Dow Jones Newswires. Le esportazioni sono diminuite del 49,4 per cento a 6.973,68 miliardi di yen, superando il precedente record negativo registrato a gennaio (-45,7 per cento). Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite del 58,4 per cento, quelle verso l'Unione Europea del 54,7 per cento e quelle verso il resto dell'Asia del 46,3 per cento. Le esportazioni totali di auto sono diminuite del 72,9 per cento, quelle di semi-conduttori del 51,1 per cento, quelle di televisori del 63 per cento.

Wall street - Ieri i listini azionari americani hanno bruciato parte dei guadagni messi a segno lunedì, con gli investitori che restano in attesa di ottenere nuovi segnali direzionali a 24 ore dalla migliore performance giornaliera in cinque mesi. Il Dow Jones ha perso l'1,49% a 7.660,29 punti. Nel corso della seduta l'indice delle blue chip e' riuscito a portarsi momentaneamente sopra i livelli di parità, ma i guadagni hanno avuto vita breve. Un rallentamento era comunque atteso dopo il forte rialzo della seduta precedente. L'S&P 500 ha ceduto il 2,02% a 806,28 punti, il Nasdaq il 2,43% a quota 1.517,93.