16 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Positivo il Rapporto del Parlamento europeo

Alimentazione: indicazione d’origine, trasparenza sugli Ogm

Un’Agenzia europea della qualità, più protezione per Dop e Igp

Indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di produzione delle materie prime; informazioni più trasparenti in tema di Ogm; un'Agenzia europea per la qualità dei prodotti che collabori strettamente con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma e con le unità della Commissione Ue responsabili della tutela della qualità alimentare; maggiore tutela comunitaria e internazionale per Dop e Igp. Sono questi alcuni dei punti qualificanti del Rapporto sulla valorizzazione della qualità dei prodotti alimentari europei approvato, a larga maggioranza, oggi dal Parlamento europeo. Rapporto che recepisce anche delle proposte presentate dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, coerenti con la posizione espressa nei confronti del «Libro Verde».

La Cia, nell’esprimere soddisfazione per il voto, sottolinea che il Rapporto si articola lungo direttrici ben precise che vanno dalla semplificazione delle norme di commercializzazione all’informazione chiara verso i consumatori, da una più efficace protezione a livello internazionale dei prodotti europei di qualità alla tutela e alla valorizzazione dell’agricoltura biologica.
Con l’approvazione del Rapporto, Parlamento europeo -fa notare la Cia- accoglie con favore il processo di riflessione avviato dal «Libro Verde» della Commissione sulla qualità dei prodotti e osserva che le norme in materia di sicurezza e qualità alimentare dell’Unione europea «sono le più rigorose del mondo e rispondono ad un'esigenza del consumatore europeo e rappresentano un mezzo per conseguire un importante valore aggiunto».
Non solo. L’Assemblea di Strasburgo precisa anche che gli agricoltori dovrebbero avere «la possibilità di recuperare i costi legati al rispetto dei requisiti comunitari» che impongono un livello più elevato di sicurezza alimentare, di protezione degli animali e dell'ambiente.
Gli europarlamentari chiedono -rileva la Cia- di incrementare la consapevolezza dei consumatori sulla differenza tra Dop e Igp e, per questo motivo, giudicano indispensabile incrementare la percentuale di cofinanziamento dell’Ue a favore dei programmi comunitari di informazione e promozione sui prodotti europei di qualità.
Più in generale, il Parlamento europeo sollecita una migliore tutela dei nomi registrati. Gli europarlamentari sollecitano anche di rafforzare la tutela internazionale delle indicazioni geografiche e, a tal fine, esortano la Commissione ad intensificare i propri sforzi per ottenere una loro migliore protezione nel quadro dei negoziati in seno all’Organizzazione mondiale del commercio.

In tale contesto, va nella direzione giusta la proposta -rileva la Cia- della creazione di un registro multilaterale delle indicazioni protette, mentre i prodotti esportati «esposti al rischio di usurpazione» dovrebbero poter beneficiare di una protezione internazionale.
Il Parlamento auspica poi l’introduzione dell’indicazione obbligatoria del luogo di produzione delle materie prime attraverso un'apposita etichetta «che soddisfi l'esigenza dei consumatori di ricevere maggiori informazioni sull'origine del prodotto che acquistano». Questo sistema dovrebbe, inoltre, essere esteso ai prodotti alimentari trasformati per quanto riguarda i principali ingredienti e il luogo in cui è avvenuta l'ultima trasformazione.

L’Assemblea di Strasburgo riconosce che i consumatori -sottolinea la Cia- sono sempre più esigenti per quanto concerne la qualità degli alimenti e la produzione alimentare, non solo in termini di sicurezza ma anche di aspetti etici, come la sostenibilità ambientale, la tutela del benessere degli animali e le tecnologie relative agli organismi geneticamente modificati. Per tale ragione chiede alla Commissione di Bruxelles di prevedere criteri per iniziative in materia di qualità, ad esempio sistemi facoltativi di etichettatura «esente da Ogm», «che consentiranno ai consumatori di compiere scelte più oculate». Nello stesso tempo viene esortato l’Esecutivo comunitario a presentare una proposta legislativa per l'introduzione di un obbligo di etichettatura anche per i prodotti di origine animale -come il latte, la carne e le uova - per la cui produzione vengono utilizzati animali alimentati con mangimi geneticamente modificati.

Secondo la Cia, è estremamente positiva anche la proposta per la creazione di un’Agenzia europea della qualità che collabori strettamente con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di Parma e con i servizi della Commissione Ue. Un’Agenzia che sarebbe competente anche per le richieste di Dop, Igp e Stg sempre più spesso avanzate dai paesi terzi.
Bene, infine, anche l’invito del Parlamento europeo -conclude la Cia- per norme armonizzate relative ai limiti massimali di segnalazione dei pesticidi vietati nei prodotti biologici.