26 aprile 2024
Aggiornato 04:00

Quote latte, Coldiretti: trattori ad Arcore ha sapore demagogia

«Rispettiamo ogni forma di protesta, ma siamo preoccupati e dispiaciuti che i problemi degli allevatori vengano utilizzati per questioni politiche»

Rappresentiamo da soli oltre il 60 per cento degli allevamenti da latte in Italia e ci sentiamo addosso tutta la responsabilità di agire con serietà e coerenza per risolvere concretamente i problemi della nostra gente. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che portare i trattori ad Arcore ha il forte sapore della demagogia che il tempo giudicherà.

Rispettiamo ogni forma di protesta, ma - ha affermato il presidente della Coldiretti - siamo preoccupati e dispiaciuti che i problemi degli allevatori vengano utilizzati per questioni politiche o per regolare i conti all’interno di una singola organizzazione.

La Coldiretti - ha precisato Marini - è impegnata come sempre per garantire trasparenza, legalità e giustizia. In Commissione Agricoltura del Senato sono state già approvate importanti modifiche al decreto sulle quote latte che noi continueremo a sostenere e migliorare nell’iter parlamentare.

Necessaria etichetta chiara nel latte - Per il Presidente della Coldiretti Sergio Marini « in Italia salveremo le stalle da latte solo se avremo una etichetta chiara nel latte a lunga conservazione e nei formaggi per distinguere ciò che è italiano da ciò che è sfacciatamente spacciato come italiano. Una necessità che - ha concluso Marini - va accompagnata da norme e controlli per azzerare il commercio di latte in nero e latte irregolare che genera concorrenza sleale e incertezze tra i produttori e dalla riduzione della forbice tra prezzi pagati dal consumatori e quelli riconosciuti agli allevatori che la Coldiretti è impegnata a realizzare con il progetto di filiera tutta agricola ed italiana, firmata dagli agricoltori.