Brutti: I lavoratori freneranno la deriva autoritaria di Berlusconi
«Il governo non solo non aiuta i lavoratori a superare la gravissima crisi economica, ma li attacca sul terreno dei diritti». Lo dice Paolo Brutti, responsabile delle politiche del lavoro dell'Italia dei Valori. «L'affondo con il ddl delega è anticostituzionale ma è soprattutto sbagliato.
Di fronte ai dati drammatici diramati dall'Istat ieri sulla cassa integrazione e a quelli ancor più drammatici sul pil americano, il nostro esecutivo dovrebbe prendere il toro per le corna e dare una mano ai lavoratori già in difficoltà, invece cerca di distogliere l'attenzione e emana un provvedimento liberticida che indebolisce il diritto di sciopero nel settore trasporti. Qualche alto rappresentante delle imprese prende la palla al balzo e rilancia, chiedendo che lo sciopero virtuale venga esteso a tutte le categorie».
Secondo Brutti «stiamo assistendo a un vero e proprio intervento a gamba tesa ai diritti dei lavoratori che mira, tra le altre cose, a spaccare il sindacato. L'Italia dei Valori non si presterà a questo gioco sporco. Se il Pd vuole dialogare su questo terreno faccia pure. Noi siamo con la Cgil e con i lavoratori in piazza ieri a Pomigliano, addirittura con il vescovo, e oggi a Torino».
Brutti conclude: «Dal nord al sud il governo non capisce che la protesta può dilagare, come qualche anno fa quando lo stesso Berlusconi provò a minare dalle fondamenta lo statuto dei lavoratori. Cominciò lì il declino che portò alla vittoria di Prodi nel 2006. Vuol dire aìche anche questa volta saranno i lavoratori a frenare la deriva autoritaria del Cavaliere».
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