24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Presentato a Roma Osservatorio Multicanalità

P.A. e Internet, un connubio in crescita

Masciopinto: «Investire nella sicurezza della rete»

ROMA - La Pubblica amministrazione mostra più fiducia nel web di quanto non facciano le aziende private. Nell'ultimo anno sono aumentati del 17% gli enti pubblici e le istituzioni che hanno investito on line, mentre le aziende sono cresciute meno, raggiungendo quota 11%. E’ quanto emerso oggi a Roma, con la presentazione al Palazzo dell’Informazione del Gruppo Adnkronos dei dati del Rapporto 2008 dell’Osservatorio Multicanalità durante il convegno ‘Cittadini e Pubblica amministrazione online: lavori in corso’. A illustrare il fenomeno è stata Cristina Papini, Sales and Project Manager di Nielsen Online, che ha anche sostenuto come non stupisca «il media mix di enti e istituzioni», vale a dire la quota di investimenti da loro destinata ad internet sul totale, che nel 2008 è stato del 7% rispetto al 4% di quanto mediamente il mercato rivolge all'on line.

Quello che è certo è che le aziende dovrebbero investire di più per la sicurezza della rete. In modo da dare ai cittadini la possibilità di immettere i propri dati personali on line senza timori, facendo così quel 'salto di qualità' di cui c’è bisogno in Italia, dove la fruizione di Internet avviene nella maggioranza dei casi per la ricezione di informazioni, mentre è meno sviluppato il segmento della biunivocità. E’ quanto ha sintetizzato il direttore della Comunicazione del ministero dell'Interno, Dipartimento Pubblica Sicurezza, Maurizio Masciopinto, che ha messo in rilievo come «la Rete è sicura nella misura in cui si adottano le giuste cautele».

Professionisti della rete - In questo senso ha contato «l'idea del prefetto Antonio Manganelli di far nascere un gruppo di professionisti della rete: ebbe infatti modo di seguire internet fin dalla sua nascita quando negli anni '80 era negli Usa per dare la caccia ai mafiosi in stretto contatto con l'Fbi. Oggi come polizia siamo un paese all'avanguardia e che fa scuola», afferma Masciopinto. «Abbiamo progetti che vanno in direzione della tv sul web e il prossimo 8 maggio - prosegue il dirigente del Dipartimento Pubblica Sicurezza - nascerà il nuovo sito della Polizia, sempre più multicanale e interattivo con il cittadino». Anche se «sappiamo bene che sicurezza e informazioni su rete debbono essere accompagnate dalla sicurezza sulla strada. Io credo che sia giusto dare la possibilità di fare in rete una denuncia che funzioni ma anche che il cittadino possa trovare una volante sotto casa», spiega ancora Masciopinto. Che sul tema dei blog della Polizia tiene a sottolineare la validità democratica della scelta di lasciarli in rete senza neanche l'inserimento di un moderatore: «La vera forza infatti - spiega Masciopinto - sono le risposte dei poliziotti ai colleghi che magari vanno sopra le righe. Potevamo farli chiudere o inserire un moderatore ma non serve, perché per ogni poliziotto che va sopra le righe ci sono trenta colleghi che gli rispondono a tono. E questa è democrazia».

Ma non solo pubblica amministrazione sul web, anche i sindacati iniziano a usufruire delle potenzialità offerte. E il caso dell’Ugl: «Tramite le nostre iniziative su internet generiamo formazione e informazione», spiega il leader del sindacato Renata Polverini riferendosi a iniziative come l’‘Ugl Campus', dedicata proprio alla formazione a distanza, e la sorta di 'YouTube' interno con cui il sindacato invita i propri iscritti e dirigenti a inviare filmati che documentino la propria attività.