28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Cooperative agricole

Marini (Coldiretti) incontra Coopcoldiretti Veneto

«Il futuro della cooperative agricole italiane è legato alla loro capacità di fare propri i valori forti, distintivi ed esclusivi dell'agricoltura italiana»

VERONA - «Il futuro della cooperative agricole italiane è legato alla loro capacità di fare propri i valori forti, distintivi ed esclusivi dell'agricoltura italiana: il territorio, l'identità, la qualità e la sicurezza». E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini a Verona durante i lavori dell’assemblea di Coopcoldiretti a cui hanno partecipato un migliaio di rappresentanti di imprese, cooperative e consorzi agrari del Veneto.

Parlando ai dirigenti di Coopcoldiretti del Veneto, il Presidente Nazionale della Coldiretti Sergio Marini ha sottolineato che «solo 17 centesimi sui 100 spesi dai consumatori, rimangono nelle tasche degli agricoltori. Alcuni anni fa erano 25. Se non si introducono elementi radicali che invertano le ragioni di scambio, ci sono tutte le premesse perché questo «valore» scenda ulteriormente. Qui non c'entra né la crisi mondiale né altro, si tratta semplicemente di una prolungata rapina nei confronti delle imprese agricole».

Dobbiamo quindi riorganizzare le filiere agroalimentari del nostro Paese, con un forte investimento su consorzi agrari e cooperative che sono - ha precisato Marini - il perno sul quale ruoterà il nostro progetto per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori. Una filiera piu' «trasparente» perché firmata, piu' «onesta» perché agricola e più «pulità» perché italiana. Una filiera - ha aggiunto Marini - che ha le sembianze e ‘la firma' degli agricoltori e degli allevatori italiani. Una filiera che possiede una sua «massa critica», spostando l'ombrello di garanzia dal singolo prodotto di ogni parte del mondo alla totalità del cibo dei soli territori Italiani. Una filiera che trasferisca direttamente al consumatore italiano e del mondo, valori di genuinità, sicurezza, territorialità, distintività che sono propri della nostra produzione».

Al progetto per una nuova filiera agroalimentare hanno già aderito in Veneto consorzi agrari e cooperative impegnate nella vendita di mezzi tecnici ai soci e nella trasformazione dei prodotti dei soci (vino, formaggi, olio) e nella vendita dei prodotti tal quali dei soci (ortofrutta, carne) che sviluppano nel complesso un fatturato di 730 milioni di euro all’ anno. A queste strutture sia aggiungono quelle attive nell’ambito del credito a servizio della filiera agroalimentare veneta Coldiretti. Confidagri Veneto eroga ai soci garanzie per l’accesso convenzionato al credito per la gran maggioranza degli istituti bancari operanti in Veneto. Aderiscono al confidi agricoli 3.700 associati per un capitale affidato pari a 63 milioni di euro.