19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
In piena notte si è chiuso il «tavolo» con il Ministro Raffaele Fitto

Riunione con il Governo sugli ammortizzatori sociali

Un ruolo di primo piano quello della Regione Calabria

Nella trattativa notturna tra Governo e Regioni per decidere come finanziare gli ammortizzatori sociali la Calabria ha giocato un ruolo di primo piano e nell' accordo ha ottenuto che si possano riutilizzare le risorse del FAS 'congelate' con la manovra economica estiva. Sono circa 300 milioni di Euro del Fondo Aree Sottoutilizzate che potranno essere riprogrammati per le emergenze del territori e che rischiavano di essere spostati dal Governo per altri impieghi.

Cassa integrazione in deroga - Per oltre un mese le Regioni ed il Governo si sono confrontati per trovare 8 miliardi di Euro necessari a finanziare la cassa integrazione in deroga, la cui richiesta è cresciuta là dove la crisi colpisce con maggiore pesantezza.
La delegazione della Calabria, guidata dal vicepresidente Domenico Cersosimo, anche in rappresentanza delle altre Regioni del Mezzogiorno, ha saputo difendere i propri interessi in un'ottica di aiuto concreto ai lavoratori italiani che vedono chiudere fabbriche ed uffici.

In piena notte si è chiuso il «tavolo» con il Ministro Raffaele Fitto con la sottoscrizione di un accordo che permette la solidarietà interregionale ma anche di evitare lo scippo dei fondi regionali destinati alla formazione (Fse) ed al Fas, ottenendo sia la riassegnazione alle Regioni delle risorse bloccate per colpa della legge 133/2008 (con vincolo di territorialità sia la nettizzazione dei fondi comunitari per il 2008 (cioè evitando le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno).
«L'accordo consentirà finalmente di utilizzare 8 miliardi di euro, di cui 2,65 direttamente di parte regionale, per fare fronte alla cassa integrazione in deroga. Le Regioni, in realtà, si impegnano molto di più per gli aiuti ai lavoratori, in quanto anche la quota nazionale aveva come destinazione interventi territoriali. Ma siamo molto soddisfatti -ha affermato Cersosimo in quanto abbiamo rimesso sul binario corretto la proposta iniziale del Governo che non teneva conto degli obblighi europei, del mix tra politiche attive e passive del lavoro, della provenienza territoriale delle risorse, dei precedenti interventi normativi del tutto illegittimi sui Fondi per le Aree Sottoutilizzate verso cui la Regione Calabria aveva ricorso alla Consulta».

«Ci siamo battuti per introdurre nell'accordo un meccanismo che consenta alla Calabria di riavere le risorse bloccate al 31 maggio 2008, che il Cipe ci aveva assegnato per la programmazione 2000/2006 del Fondo aree sottoutilizzate, circa 300 milioni di euro di investimenti per la Calabria. Visto che con una nuova delibera Cipe il Governo intendeva riprogrammare 1.200 milioni non impegnati finora dalle Amministrazioni centrali -ha sottolineato Cersosimo- abbiamo chiesto parità di trattamento. Richiesta che è stata accettata ed inserita nel testo dell' accordo».

Infatti, l'articolo 6-quater ella legge.13312008 aveva bloccato al 31 maggio le risorse regionali per il Fas della programmazione 2000-2006, mentre la legge è entrata in vigore il 2l agosto. Al di là dell'illegittimità giuridica della norma, contestata dalla Calabria con un ricorso alla Corte Costituzionale, anche dal punto di vista tecnico la vacatio ha creato enorme confusione. Infatti, nel corso dei mese di giugno, luglio e agosto la Giunta regionale della Calabria aveva approvato 14 proposte di Accordo di programma quadro per un valore complessivo di circa 332 milioni dì euro a valere, principalmente, sulle risorse delle delibere Cipe n. 35/2005 e n. 3/2006, da stipulare con il ministero dello Sviluppo Economico ed altre amministrazioni centrali competenti per settore. Quattro di queste hanno anche finito l’iter dell' Apq prima del 21 agosto 2008.

«Devo dire che l'assidua partecipazione della Calabria a tutti i tavoli tecnici e politici di questo confronto ha contribuito attivamente ad arrivare alla proposta unitaria delle Regioni -ha sottolineato Cersosimo-, rafforzandone la posizione durante la trattativa con il Governo, senza divisioni tra Sud e Nord. Nonostante le diversità dei bisogni imposti dalla crisi economica ai sistemi produttivi locali abbiamo contrastato in maniera unitaria ed equilibrata, secondo una giusta strategia di solidarietà, l'assalto del Governo alle risorse destinate agli investimenti ed allo sviluppo del territorio. E' così che abbiamo potuto rimettere in discussione anche lo 'scippo' di una parte delle risorse regionali del Fas e la corretta ripartizione dell' 85% e del 15% al Centro-Nord».

Fondo sociale europeo - Un altro positivo risultato ottenuto nella notte dal 'tavolo' di confronto con il Ministro stato l'impegno del Fondo Sociale Europeo per azioni combinate di politica attiva e di completamento del sostegno al reddito per le persone beneficiarie dei trattamenti in deroga, attraverso programmi formativi gestiti dalle Regioni.
«Il ruolo della Regione Calabria, in difesa delle prerogative istituzionali del FSE è stato importantissimo. Infatti, l'obiettivo comunitario della formazione è senza dubbio ancora più necessario da raggiungere proprio nei momenti di crisi economica quando la manodopera deve quali-ficarsi e riconvertirsi per essere pronta all’impiego nel momento della ripresa, che dovrebbe ripartire a fine 2010».
Infine, anche la quota di spesa corrente del FSE nel 2009 sarà esclusa dal patto di stabilità interno che le Regioni sono obbligate ad osservare.